Tebas a Vinicius: "Parole incoerenti, ma su una cosa sono d'accordo: la Spagna non è razzista"
Javier Tebas, presidente de LaLiga, intervistato dall'EFE a Pechino, ha risposto ancora una volta a Vinicius Junior: "Penso che, se guardate, vedrete che le sue dichiarazioni non erano del tutto coerenti con ciò che ha detto. Mentre ha detto che forse la Spagna non dovrebbe essere presa in considerazione per ospitare il Mondiale, ha anche detto che non è razzista. Eliminiamo ciò che è incoerente e manteniamo ciò che è coerente: che la Spagna non è un paese razzista, e su questo sono d'accordo con Vinícius".
Tebas ha poi spiegato la sua presenza in Asia e sottolineato l'importanza di aumentare la propria visibilità su canali come China Media Group: "È pubblicamente noto che in Cina tutte le competizioni sportive non nazionali hanno subito un calo di prezzo. Vogliamo provare a recuperare quel valore e, per farlo, dobbiamo avere molta più presenzaVorrei evidenziare la presenza ormai da 10 anni di un Paese come la Cina, con una cultura assolutamente diversa da quella che può essere la nostra cultura in Occidente, anche nel campo dello sport. I canali cinesi mostrano sempre interesse per la nostra competizione".
Infine ha riconosciuto la qualità dei calciatori cinesi: "In Cina non deve emergere solo la quantità, ma anche la qualità. Quello che succede è che il calcio è una competizione a squadre, ed è lì che dobbiamo ancora lavorare molto più duramente. I giovani talenti devono competere in più campionati competitivi, come accade in Spagna con la Prima RFEF. Kings League? È durato più a lungo di quanto pensassi, e quello che stanno facendo Piqué e la sua squadra è interessante".