Massima allerta per Francia-Israele: il match potrebbe giocarsi a porte chiuse
La partita più delicata dell'anno sul territorio nazionale. C'è massima allerta per la sfida tra Francia e Israele, che dovrebbe svolgersi il 14 novembre allo Stade de France. Negli scorsi giorni c'è stata una riunione al Ministero degli Interni per delineare le strategie per permettere il regolare svolgimento del match in totale sicurezza per il pubblico, anche se i dubbi non sono ancora stati fugati.
Fin dall'inizio, l'obiettivo delle autorità è stato quello di rendere "normale" questa partita di Nations League. Lo Stade de France, che conta 80.000 posti, e il grande flusso di persone da gestire rappresenteranno una vera sfida per la polizia parigina. L'incontro si svolgerà tra l'altro il giorno dopo il 13 novembre, data degli attentati di Parigi del 2015. L'alternativa è trasferirsi nel più piccolo Parc des Princes. "È molto più semplice organizzare la sicurezza, gli accessi sono meno numerosi, il quartiere è più controllabile", ammette una fonte a RMC Sport.
Philippe Diallo, presidente della Federazione francese (FFF), non vuole che questa partita si svolga a porte chiuse. Nelle prossime ore si terrà una nuova riunione sulla sicurezza al termine della quale verrà espresso un parere definitivo. La FFF saprà quindi se potrà mettere in vendita i biglietti: Una cosa sembra certa: la "bolla" attorno alla squadra israeliana sarà molto importante e l’esperienza dell'Olimpiade sarà d'aiuto. Bisognerà inoltre monitorare attentamente la situazione internazionale nelle prossime settimane. Il Viminale si è riservato il diritto di modificare fino all'ultimo l'organizzazione della sicurezza di questa partita, classificata ad altissimo rischio dai servizi specializzati.