Lo sfogo di Karius: "Al Besiktas non sono stato pagato per 5-6 mesi, ho dovuto fare causa"
Nell'intervista rilasciata a SPORTbible Loris Karius ha spiazzato tutti. Dal racconto tremendo dell'incubo generato dal fallimento in finale di Champions League 2018 contro il Real Madrid, causato anche da un paio di errori grossolani da lui commessi, l'estremo difensore tedesco ha ripercorso poi la successiva tappa della sua carriera dopo aver lasciato il Liverpool.
Un mese dopo l'ingaggio monstre di Alisson dalla Roma, il Besiktas ha preso Karius in prestito per due anni. L'effetto domino della finale di Champions League stava appena cominciando: "Ho lasciato il Liverpool e questo mi ha portato in Turchia, un periodo davvero turbolento. Tante cose stavano accadendo quando ero già fragile. C'era molto caos. Non sono stato pagato per cinque o sei mesi e ho dovuto fare causa alla mia stessa squadra. Non è qualcosa che ti piace o che vuoi fare, ma non avevo davvero scelta", ha svelato.
Spiegando ancor più nello specifico la sua situazione allora: "Devi sentirti felice e sereno per rendere al meglio. Avevo solo 26 anni all'epoca. Sono tante cose da affrontare per un ventiseienne. Ora ne ho 31. Ho molta più esperienza, ma all'epoca non era facile per un giovane affrontare tutte queste difficoltà".
Ad ogni modo la volontà era quella di voltare pagina: "Pensavo che sarebbe stato diverso. Pensavo che sarei andato in Turchia, avrei fatto un reset e avrei avuto una nuova partenza. Ma è diventato ancora più turbolento. Mi trovavo in un paese in cui non ero mai stato prima. Non parlavo la lingua e passavo la maggior parte del tempo da solo". Chiosando: "Non ero in un buon stato mentale. Non c'era nessuno con cui parlare, nemmeno gli allenatori, perché parlavano solo turco. Non c'era nessuno che potesse aiutarmi. Sono stato davvero sollevato quando sono riuscito a lasciare. Quello è stato probabilmente il periodo più difficile della mia carriera".