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L'attacco al Real, il futuro del Barça, Xavi e la Superlega: tutte le parole di Laporta

L'attacco al Real, il futuro del Barça, Xavi e la Superlega: tutte le parole di LaportaTUTTO mercato WEB
venerdì 2 febbraio 2024, 13:13Calcio estero
di Michele Pavese

Joan Laporta ha rilasciato un'intervista a RAC1 in cui ha ripercorso alcuni dei grandi temi dell'attualità del Barcellona. Uno di questi riguarda ovviamente l’attuale situazione economica: "Sono state dette molte falsità, come quella che trasformeremo la società in una società per azioni. C'è troppo catastrofismo e i ​​tifosi sapere da dove veniamo e cosa stiamo facendo. Abbiamo salvato il club e siamo in fase di ripresa. Se raggiungeremo i nostri obiettivi fissati all'inizio della stagione, la società sarà nuovamente sana.

Metteremo fine a un periodo molto buio . Abbiamo ridotto la massa salariale di 172 milioni.Il modello associativo è una risorsa che ha il Barça. e ho potuto verificarlo con l'Espai Barça e gli sponsor. È un club in cui il sentimento popolare è importante. Possiamo trovare dei partner, ma senza inserirli nel modello proprietario. Il modello Bayern, che sembra una panacea, è un modello sbagliato perché significa dare privilegi a società che possiedono il 40% del club. Il Barça è dei soci".

L'attacco al Real Madrid: "Non si sta comportando bene sul caso Negreira. Il Madrid non è disposto a parlare molto del rapporto che ha avuto con chi era a capo degli arbitri, basti guardare i presidenti che ci sono stati per 70 anni. Il caso Negreira è eclatante, ma veniamo alla realtà: abbiamo pagato per i verbali degli arbitri, non compravamo le partite. Non conoscevo nemmeno Negreira, era una semplice consulenza. Confido ancora nella giustizia e sono sicuro che il Barça sarà assolto. Real Madrid TV è una vergogna, vogliono mettere pressione sugli arbitri. Recentemente abbiamo visto una vergogna nella partita dell'Almería. E dicono che gli arbitri aiutano il Barça. Siamo molto arrabbiati e non lo accettiamo”.

L'addio di Xavi a fine stagione: "Non ho mai pensato di licenziare Xavi. Ora è più motivato che mai e si sente liberato da un peso. Voglio che Xavi continui fino alla fine della stagione, penso che sia la cosa migliore. Dipenderà da lui, ma di sicuro non merita di essere licenziato. Crediamo in lui, darà il massimo fino all'ultimo giorno. L'ho ascoltato con attenzione, è una persona onesta e dignitosa, che ama il Barça. Quando mi ha comunicato la sua decisione, ho capito che ci aveva pensato molto. La pressione è aumentata e per lui la decisione è stata molto logica. Xavi ha rinunciato al contratto di un anno che aveva, cosa che gli dà grande dignità. La stabilità è fondamentale per noi e gli abbiamo detto che avremmo lottato insieme, ma lui ci ha detto che era la cosa migliore per tutti. Abbiamo migliorato la rosa, ma le cose sono andate male. Ho accettato questa scelta solo perché si tratta di Xavi".

Il presidente del Barcellona ha infine garantito che ci sono tante altre squadre pronte a far parte della nuova competizione, di cui quattro italiane. Tra queste, a sorpresa, non ha nominato la Juventus: "La Superlega potrebbe esistere a partire dal 2025/26. Inter, Milan, Napoli, Roma, le big spagnole tranne l'Atlético Madrid, Marsiglia, Benfica, Sporting, Porto, Ajax, Feyenoord, PSV, Anderlecht e Bruges. Sarebbe meglio cominciare con 16 squadre ma questa sarebbe solo una prima fase, perché altre squadre potrebbero essere integrate. Il PSG? Non è interessato perché governa la UEFA. In Inghilterra invece hanno già la loro Superlega".

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