Klopp criticato per il passaggio alla Red Bull: "Ma cosa potevo fare per rendere tutti felici?"
Dal 1° gennaio 2025 Jürgen Klopp lavorerà come "Head of Global Soccer" all'interno del Gruppo Red Bull. Una notizia che ha sorpreso tutti, soprattutto perché il tecnico tedesco aveva sempre rappresentato il "romanticismo calcistico" grazie al suo lavoro con Mainz, Borussia Dortmund e Liverpool e il suo comportamento fuori dal campo.
Adesso lavorerà per un'azienda accusata di "usare" il calcio (come altri sport) per farsi pubblicità e annientare la concorrenza: "Va detto chiaramente che non ho mai seguito la storia della Red Bull in modo così critico", ha detto Klopp nel podcast condotto dai fratelli Toni e Felix Kroos. Klopp ha parlato soprattutto dei risultati raggiunti dai club della galassia Red Bull, soprattutto nel calciomercato: tante società avrebbero potuto ingaggiare giocatori come Willi Orban, Kevin Kampl e Yussuf Poulsen, ma anche Dayot Upamecano, Ibrahima Konaté e Christopher Nkunku, che invece hanno scelto di crescere in un ambiente sano. Una strategia che Klopp definisce "vincente".
"Certamente non voglio pestare i piedi a nessuno e personalmente amo tutti i miei ex club. Ma non so esattamente cosa avrei potuto fare affinché tutti fossero felici... Per me questa è un'opportunità eccezionale, devo essere sincero: fondamentalmente sono un consulente e si spera che possa valutare correttamente le cose e che sia disposto a lavorare in sinergia con gli allenatori. Voglio solo sostenere, non interferire, perché sarebbe stupido. Ma voglio trasmettere la mia esperienza e restare nel settore che conosco meglio". Poi ha rivelato: "Il mio collega più vicino sarà Mario Gomez, nessuno di noi avrebbe immaginavo che questo sarebbe successo prima o poi. Sarà fantastico. Naturalmente ho già parlato con Mario anche se comincerò il 1 gennaio. Fino ad allora sarò in vacanza"..