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Copa America al via, Zambruno (Mola TV): "Nessuno ha il tridente dell'Argentina"

Copa America al via, Zambruno (Mola TV): "Nessuno ha il tridente dell'Argentina"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
giovedì 20 giugno 2024, 09:12Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Stanotte alle 2 italiane ad Atlanta, parte la Copa América 2024 con i campioni in carica dell'Argentina che sfideranno il Canada. 16 squadre al via, seconda edizione che vede l'organizzazione congiunta di CONMEBOL e CONCACAF. Un torneo lungo 25 giorni con l'atto conclusivo a Miami Gardens il 14 luglio. A presentarci il torneo Enrico Zambruno, vicedirettore di Mola TV, piattaforma che trasmetterà 23 delle 32 partite del torneo.

Enrico, l'Argentina parte con i favori del pronostico. Che cosa ti aspetti dalla Seleccion?
"Una grande Copa América, in linea con quella vinta nel 2021 e il Mondiale del 2022. La squadra di Scaloni ha tutto per riconfermarsi: un portiere affidabile, una difesa che dà sicurezza, un centrocampo con gol e muscoli nelle gambe e un attacco stellare. Messi, Lautaro e Julian Álvarez è un trittico più unico che raro".

Sono uscite delle parole pesanti di Ronaldinho sul Brasile, poi ritrattate, sulla qualità della Seleçao che sarebbe la più bassa degli ultimi anni. Al di là della veridicità delle parole di Dinho, come valuti la rosa di Dorival Junior?
"Una buona rosa, ma non in linea con quelle stellari di alcuni anni passati. Però attenzione: non parte con i favori del pronostico, ma gira e rigira il Brasile in Copa America arriva quasi sempre in fondo".

L'Uruguay si è imposto nell'ultimo decenni come terza forza sudamericana. Non c'è più Cavani, resiste Suarez a 37 anni. Come vedi la Celeste di Bielsa?
"Mi intriga molto. Núñez, De la Cruz, De Arrascaeta e soprattutto Valverde sono giocatori che con Bielsa hanno già dimostrato di saper coesistere e di giocare un grande calcio. Suarez non va negli Stati Uniti in vacanza: sarà dura lasciarlo fuori, è sempre decisivo".

Stati Uniti padroni di casa, Canada in ascesa con David e Davies, Messico eterno piazzato ed eterno perdente. A due anni dai mondiali che i tre paesi organizzeranno com'è la loro situazione?
"Gli USA mi convincono, e anche tanto. È una buona generazione di calciatori, anche se al di là di Pulisic manca una stella polare. Il Canada è una squadra organizzata ma non la vedo tra le prime quattro, mentre il Messico può stupire. Se Santiago Gimenez torna quello della prima parte della stagione con il Feyenoord, può sognare in grande".

Cile e Colombia, dopo il boom dell'era Vidal-Sanchez prime e Falcao-James sembrano in discesa, tanto da aver fallito la qualificazione agli ultimi Mondiali. Cosa ci puoi dire di loro?
"Il Cile si è po’ ripreso ma gli serve un miracolo per imporsi, troppo debole in ogni reparto. La Colombia invece può stupire il mondo: è imbattuta da 23 gare, 20 delle quali sotto la guida del nuovo tecnico Nestòr Lorenzo. Non male".

Chi sarà per te la squadra vincitrice?
"L'Argentina".

Chi sarà la stella che illuminerà il torneo?
"Se Dorival Junior lo fa giocare, Endrick. Un fenomeno".

Consigli per gli acquisti: da questo torneo quali nomi buoni per il mercato usciranno?
"Santiago Gimenez del Messico è un centravanti perfetto per molte squadre italiane, anche se il Feyenoord è una bottega cara. Poi Malik Tillman degli USA, appena riscattato dal PSV dal Bayern a Monaco ma che a fronte di una buona offerta può partire. E poi un nome nascosto: il costaricano Manfred Ugalde dello Spartak Mosca, che in Russia sta facendo fatica ma che ha una caratteristica: segna e fa segnare".

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