Perugia, Giugliarelli: “Per Iannoni qualche voce dalla A. Mondonico piuttosto vicino”
Jacopo Giugliarelli, direttore sportivo del Perugia, è intervenuto ai microfoni di TmwRadio per parlare della stagione appena conclusa dalla squadra umbra. Lo ha fatto durante la trasmissione 'A Tutta C'. Queste le sue parole:
Tra le big chiamate a tornare a fare la voce grossa per il prossimo anno c’è anche il Perugia?
“È ovvio che conosciamo tutti il blasone della nostra società. Personalmente essendo perugino ho vissuto tutto il percorso, prima da tifoso, poi da responsabile del settore giovanile e infine da direttore sportivo. Veniamo da una stagione travagliata, perché si sa che le retrocessioni spesso portano squilibrio all’interno di un club. In ogni caso noi crediamo nel far coesistere risultati di campo e sostenibilità economica”.
Sul piano tecnico quali sono le differenze maggiori tra le varie categorie che un club come il Perugia può incontrare?
“Se parliamo delle differenze tra le varie categorie, la Serie A ha un pensiero più evoluto dal punto di vista calcistico. La Serie B invece oggi è un campionato tra i più avvincenti. È più livellato dal punto di vista tecnico e ha maggiore equilibrio. Ha poi una particolarità, ossia che il costo del lavoro si è alzato molto con le proprietà straniere, anche se non sono sicuro che il tasso tecnico si sia così alzato a sua volta. La C poi è un campionato tutto da osservare, ci sono tanti calciatori italiani interessanti. Sempre più giovani che crescono nei dilettanti si affacciano nel professionismo in questa categoria per poi fare vari step di crescita ”.
Dopo l’eliminazione ai playoff contro la Carrarese si era parlato di un possibile cambio in panchina. Ci sono state riflessioni in questo senso?
“No, Formisano è con noi da quattro anni, ne conosciamo le virtù da uomo e da tecnico. Quando abbiamo deciso di affidarci a lui sapevamo che sarebbe stato necessario un percorso, perché proveniva dal mondo giovanile e perché è l’allenatore nel professionismo più giovane in Italia. Un conto è lavorare in un settore giovanile, un conto è confrontarsi con l’opinione pubblica quotidianamente, dove si vive nell’immediato la ricerca del raggiungimento di un obiettivo. In prima squadra il tempo che si ha nelle giovanili non c’è”.
Cosa ha fatto la differenza per la Carrarese in questa stagione?
“Noi ancor prima dell’arrivo di Calabro avevamo notato una qualità importante nei singoli. Calabro poi ha avuto un impatto importante, dal punto di vista caratteriale e della maniacalita di ottimizzare le risorse in campo, oltre che sui calci piazzati. A questo si aggiunge l’entusiasmo di giocatori con un’età media alta che non avevano mai fatto categorie superiori. Hanno inciso qualità e motivazioni”.
A livello di mercato Iannoni piace a molti club, mentre quello di Mondonico potrebbe essere il primo sì di questa sessione?
“Iannoni è un ragazzo straordinario, di qualità importanti. Su di lui ci sono gli interessi di tanti club. Egoisticamente non vorremmo lasciarcelo scappare, ma anche per lui non so quanto sarà facile di di no a fronte di qualche offerta importante. Per lui c’è anche qualcosa dalla Serie A. Mondonico invece lo seguiamo da anni, ci interessa ed è piuttosto vicino”.