Com'è rinato l'Ajax? Farioli: "Ricordata la sofferenza dell'ultimo anno e sacrificato tutto"

Francesco Farioli è l'allenatore del momento in Olanda. Il tecnico italiano ha riportato l'Ajax in vetta all'Eredivisie dopo un paio di anni complicati e sogna il titolo. A Sky Sports UK ha raccontato: "Le ultime due stagioni e in particolare l'ultima erano state difficili per tutti. Arrivando in questo momento di difficoltà non ho detto 'Ora giriamo pagina'. No, non è mai così nella calcio, non c'è mai una pagina bianca. Devi fare pulizia. Ho ritenuto importante ricordare il dolore e la sofferenza che in qualche modo il club ha dovuto affrontare negli ultimi due anni, perché in quel momento bisogna decidere quale strada prendere. Penso che sia importante avere ancora sulla pelle qualche segno del dolore che hai subito in passato.
Quindi il mio messaggio è stato questo: bisogna essere molto motivati e dare il massimo dell'impegnato per un club che, come potete immaginare, è davvero enorme. È chiaramente un club iconico nel calcio europeo. La responsabilità che ne consegue è enorme e abbiamo bisogno di giocatori pronti per questo ma soprattutto di esseri umani che vogliono davvero fare qualcosa di speciale e vogliono sacrificare tutto per cercare di dare un po' di felicità al mondo dell'Ajax.
Il nostro lavoro quotidiano in un club con questo tipo di tradizione, con questo tipo di passato è qualcosa che è importante avere chiaro. C'è una forte motivazione, ma credo anche che sia fondamentale per tutti noi continuare a muoverci e avere un chiaro desiderio di andare avanti. Non c'è futuro senza passato ma è anche molto importante vivere nel presente. E se possibile, lavorare un po' con un occhio al futuro perché il calcio sta cambiando molto velocemente. Bisogna far parte di ciò che sta cambiando nel calcio e per questo lavoro servono molta umiltà e curiosità, perché ogni giorno devi mettere in discussione i tuoi pensieri, prima di chiunque altro. Questo è fondamentale; l'Ajax è un club enorme, con un DNA molto chiaro e anche con un modello di business molto chiaro sul fatto che i giovani giocatori hanno bisogno di crescere".
