Brassier sul flop all'OM: "De Zerbi mi voleva, peccato che non si andata come previsto"

Lilian Brassier doveva essere uno dei colpi di mercato chiusi in estate dall'Olympique Marsiglia. Arrivato in prestito dal Brest, il difensore francese non è riuscito ad imporsi sotto la guida di De Zerbi e a gennaio è andato - sempre in prestito - al Rennes ritrovando forma e rendimento.
In un'intervista rilasciata a L'Equipe, Brassier ha accettato di tornare a parlare del suo fallimento all'OM: "Questo passaggio a Marsiglia, ovviamente, lo considero un fallimento. Fa parte della mia storia. In un club come questo le domande sono molto frequenti: è una cosa positiva che ti spinge ad andare avanti ed è un club che merita il meglio".
"Non ho tutte le parole per spiegarlo - prosegue il difensore -. Avrei voluto che le cose fossero andate diversamente. Ho fatto tutto il possibile, ma accetto quello che è successo. Auguro a OM tutto il meglio. Anche dagli insuccessi si imparano delle buone lezioni, ed è quello che ho fatto io. Anche se c'è la sensazione di una questione in sospeso. È un grande club, non abbiamo necessariamente tempo. Vogliamo risultati e dobbiamo essere pronti. Se le cose vanno male, devi risponderne e la direzione prende delle decisioni. È vero che mi sarebbe piaciuto avere più tempo, ma non è un grosso problema. Ho un seguito, un mental trainer, che mi aiuta. È tutto alle mie spalle, sto crescendo".
Su De Zerbi: "So che mi ha sempre lusingato: mi ha detto che ero un grande difensore, che il suo stile era fatto su misura per me. È un peccato che non sia andato come previsto, perché entrambi volevamo lavorare insieme. A parte a Marsiglia, dove non ho mostrato tutte le mie qualità, ho dimostrato con Brest e Rennes di essere un difensore capace di guadagnare terreno e di difendere anche molto alto".
