Brasile, Andreas Pereira si sfoga: "A molti fa male vedere le nostre cinque stelle sul petto"
Oggetto di una polemica con i giocatori dell'Uruguay, Andreas Pereira ha pubblicato uno sfogo sui social media dopo l'eliminazione della Seleção dalla Copa America proprio per mano della Celeste del 'Loco Bielsa'. Nel testo condiviso, il centrocampista del Fulham e del Brasile ha ribadito di non vedere alcun problema nelle sue dichiarazioni precedenti alla partita - in cui ha ribadito la qualità della squadra brasiliana e ha detto che la Seleção ha giocatori che "in Uruguay sognerebbero di avere" -, che invece sono state lette come provocazione da parte degli avversari.
Le prime parole. "Esaltare la nostra storia, credere ed essere orgogliosi del 5 (5 stelle sul petto, ndr) e dei nostri giocatori non significa denigrare l'immagine di nessuno. Non possiamo accettare questa narrazione", ha tuonato il giocatore di 28 anni. Proseguendo: "Il patriottismo e l'amore sono cose che vengono dal sangue. Non è negoziabile. Ho lottato duramente (per indossare la maglia del Brasile, ndr)... ho cambiato le cose e Dio mi ha preparato fino a quando oggi potrei essere nella Selezione più grande del mondo, giocando belle partite e sentendomi a casa. Perché la Seleção è la casa di tutti noi brasiliani".
La stoccata. "Siamo il Brasile... Lo so, a molte persone fa male vedere le 5 stelle sul nostro petto. Quanto è scomodo quando prendiamo posizione, parliamo, alziamo la voce e mostriamo la nostra gioia e il nostro orgoglio di essere brasiliani. Quello che dobbiamo sapere è che siamo più di 200 milioni, che insieme nessuno può fermarci. E se ti diamo fastidio... insieme parliamo molto più forte. Lavoriamo e miglioriamo ciò che va migliorato, evolviamo...Come nessun altro... so che i brasiliani hanno il potere di scrollarsi di dosso la polvere e cambiare le cose, perché ogni giorno è una guerra vinta per molte persone", ha detto Pereira. Chiosando con un inno all'amore per la sua patria: "Brasile, ti amo e ti amerò per sempre".