TMW RADIO - Brambati: "Juve, Conte va dove c'è un progetto e sa che può costruire qualcosa"
A TMW Radio, durante Maracanà, è arrivato il momento dell'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati.
A chi farebbe un appunto oggi?
"A Spalletti, perché secondo me sta facendo qualcosa di straordinario che nessuno si aspettva, soprattutto dopo le cessioni fatte in estate. Gli acquisti si sapeva che sarebbero stati dei punti interrogativi. Giocano con una facilità e leggerezza, anche con entusiasmo. Sembra che si divertano. Mi fa piacere che Spalletti poi sia un tecnico che dopo le partite ti dà una risposta seria dal punto di vista tecnico-tattico".
Cosa la fa credere di più di questo Napoli rispetto all'anno scorso?
"Mi messaggio spesso con Spalletti, lo sento sereno, padrone della situazione, in sicurezza. Credo abbia fatto acquisire ai giocatore grandissima autostima, che viene con i risultati e le prestazioni. Altri anni una partita col Bologna la pareggiava o la poteva perdere, invece l'hanno recuperata subito e portata a casa. Lo scorso anno perse Osimhen per due mesi, andò in difficoltà ma lo scorso anno no. Credo ci sia un qualcosa nel gruppo che funziona. L'unico punto di domanda è, visto che siamo solo a novembre, cosa accadrà dopo il primo stop a una squadra giovane e inesperta per queste situazioni".
E' cambiato anche Spalletti?
"Il presidente è una mina vagante, ma spero non lo sia. Spero non capitino appunto dei momenti difficili".
Inter che sembra essersi ritrovata. Che idea ha? E' un'Inter da rimonta?
"Non mi basta questo trend positivo, la sorpresa in negativo è che con quell'organico è a 8 punti dalla prima e non puoi starci. Per me l'organico si è rinforzato rispetto all'anno scorso. Hanno preso Lukaku, Asllani, Acerbi, ha tenuto Skriniar, è un organico che in Italia nessuno ha forse. Ma è anche vero che sono usciti da una situazione critica che ti poteva portare allo sbando. Ma credo anche che l'Inter possa riportarsi alla pari di Napoli e Milan, e ci metto dentro anche la Lazio".
Ma Conte pensa davvero alla Juventus?
"Lui non va dove gli conviene. Lui va dove capisce che c'è un progetto e si può costruire qualcosa, dove vede che c'è materiale umano su cui costruire qualcosa. Credo che oggi alla Juve sarebbe l'allenatore perfetto, perché è bravo a ricostruire dalle macerie e lui conosce come nessun'altro la Juventus e il suo ambiente".