Spalletti: "Conosco bene Motta, credo non sia ancora contento dei risultati fatti finora"

Ospite della Domenica Sportiva, il ct della Nazionale Luciano Spalletti ha parlato tra le altre cose anche della Juventus dopo la vittoria dei bianconeri in trasferta sul campo del Monza (1-2): "Conosco bene Thiago Motta, so che cosa predica dalla mattina alla sera. Si capisce la sua intenzione, vuole una squadra che gioca e vuole far crescere tutta la rosa, per questo cambia spesso formazione. La richiesta che fa è di diventare una squadra relazionale, che possa comandare le partite e abbia il coraggio nel prendere delle decisioni. E’ un allenatore preparato, che avrà un futuro importante. Credo che non sia ancora contento dei risultati fatti finora soprattutto in relazione a quanto ottenuto lo scorso anno con il Bologna".

Sul nervosismo di Dusan Vlahovic al momento dell'uscita dal campo: "A volte si è scontenti per non essere riusciti a dare qualcosa in più". Infine sulla crescita di Manuel Locatelli: "Quest'anno si sta trovando bene con il ruolo. Avendo tutti questi calciatori davanti, bisogna essere bravi ad individuare dove nasce la ripartenza degli avversari e soffocarla. In questa funzione è come sul divano di casa".

Spalletti ha parlato anche di Federico Chiesa e della sua attuale situazione in Premier League con il Liverpool: l'ex Juventus ha saltato la preparazione estiva e si è ritrovato indietro rispetto al resto del team: "Va oltre l'ostacolo da solo - le parole di Spalletti - crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda negli occhi, va di là e offre situazioni da solo. Ma è chiaro che deve cominciare a giocare con più continuità. Se avrebbe fatto bene a rimanere in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà conoscenze che gli serviranno per crescere ancora".

Ma ha ragione il tecnico del Liverpool Arne Slot , secondo il quale a Chiesa manca ancora l'intensità per giocare in Premier League? "Per me può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato - risponde Spalletti -, ma dal punto di vista dell'impatto fisico dobbiamo fare dei passi avanti, anche con la Francia abbiamo sofferto un po' la loro stazza e intensità di ritmo. Sotto questo punto di vista dobbiamo fare dei passi avanti".