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Bologna, Andrea Mingardi non perdona Thiago Motta: "Grazie e Vaffa....."

Bologna, Andrea Mingardi non perdona Thiago Motta: "Grazie e Vaffa....."TUTTO mercato WEB
martedì 28 maggio 2024, 07:50Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Andrea Mingardi

Il noto cantautore bolognese e grande tifoso del Bologna Andrea Mingardi, ha scritto un post sul suo profilo Facebook contro Thiago Motta, ormai ex tecnico del Bologna. Un attacco duro che riportiamo sotto:

CARO THIAGO, CIAO, GRAZIE E VAFFANCULO.
Quando ce vo' ce vo' e non ce l'ho con nessuno. Ma questa festa mancata del 3 a 3, del commiato e di un terzo posto mancato, soprattutto davanti alla signora, mi ha tolto quella gioia sfrenata che provavo alla fine del primo tempo. Ora che sono più calmo, mi esprimo meglio. Moggi è stato il capro espiatorio di un sistema che usavano tutti. Zhang se mette un piede in Cina gli pignorano anche i maroni, Marotta ne sa una più del diavolo, gli americani del Milan hanno fatto fuori Maldini in un amen, di Lotito è meglio non parlare, per Gasperini a Napoli saranno cazzi a... mare, gli altri vagano in situazioni economiche discutibili, cioè, fanno goal coi debiti, il Manchester ha oltre mezzo miliardo di sterline di deficit... Di cosa stiamo parlando? Di una melma che a parte qualcuno, noi del Bologna, rischia di inghiottire il calcio. Dunque, un allenatore che viene dalla cannella del gas, una Spezia... si presenta e per culo o grande capacità dopo sessant'anni ci porta in champion.
Ma non solo, ha l'opportunità di diventare un eroe... nazionale restando a sviluppare il suo talento e quello dei suoi giocatori in un luogo pulito che, fra l'altro lo ama alla follia, e va alla Juve?! Il simbolo di tutto ciò che nel calcio sarebbe meglio non fare: usare sotterfugi, potere, trucchi, conteggi dubbi e pressioni di ogni tipo. In più, cazzissimo, ti porti via anche qualche giocatoreee?! Se qualcuno che legge preferisce non capire lo smacco, lo faccia pure, mai vorrei offendere alcun tifoso che ha il diritto di amare chiunque, ma che se obiettivo, non può non afferrare il senso di un occasione perduta, per un uomo, per un allenatore bravo e un campione indiscusso.
A Bologna venga chi vuole ma mi raccomando, deve capire anche in quale luogo arriva e rispettarlo addirittura oltre la vittoria a qualsiasi costo. Faremo la nostra CHAMPION, con la quadra che sarà e prenderemo le gioie che verranno, se verranno. MA DAL MOMENTO CHE NOI NON SIAMO INGRATI: CARO THIAGO, CIAO, GRAZIE E FANCULO!
Non ti capiterà mai più l'occasione di essere un eroe!

Andrea Mingardi (Bologna) è un cantautore italiano.
Padre bolognese e madre siciliana inizia la sua carriera come cantante di rock and roll: già alla fine del 1959 è il leader dei “Golden Rock Boys”, che si esibiscono a Modena e che hanno, tra i loro brani, il rock blues Rosa rosae rock’n’roll.
Mingardi debutta con il 45 giri Lentement dans la nuit/Si je pouvais, nel 1962.
Crea diversi gruppi, lavorando intensamente in quelle che erano vere fucine di musica: le discoteche, ben diverse da quelle che conosceremo negli anni ’80 e nel 2000. Il suo gruppo, composto da Lauro Molinari, Giuseppe Martini e una bella squadra ben amalgamata, produce un ottimo Rhythm & Blues, inserito in un repertorio vastissimo, dal quale sfuggivano pochissimi brani classici della grande musica americana, sino al twist. al rock, al beat.
Nel 1984 partecipa alle varie tappe del Festivalbar, compresa la finale all’Arena di Verona, con il brano Un boa nella canoa, prodotto dalla Cruisin’ Records e che si rivela essere uno dei tormentoni di quell’estate. Nel 1988 partecipa alla realizzazione dell’album Dalla/Morandi apparendo nell’album come corista. Nel 1991 vince con la canzone Caruso la trasmissione Sapore di mare.

Debutta al Festival di Sanremo nel 1992 con un amico vicino, in compagnia di Alessandro Bono. Del 2006 è il duetto con Mina nella canzone Mogol e Battisti (contenuta nell’album di lei Bau), che segna l’inizio della collaborazione di Mingardi come autore per la grande cantante (sua anche Amiche mai per il duetto Mina-Ornella Vanoni).
È fra i fondatori della Nazionale cantanti, e dal 2006 ne è vicepresidente.
È anche autore di vari libri che spaziano dall’umorismo al noir.

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