Trapani, Antonini: "Se andremo in Serie B, a giugno farò un nuovo tentativo con Balotelli"

Nel corso della puntata di Sicily In The Box andata in onda ieri, è intervenuto il presidente del Trapani Valerio Antonini, che ha parlato quando la squadra è ormai prossima alla semifinale di ritorno di Coppa Italia Serie C: "Speriamo che in una sola notte si dimentichino tutti gli errori fatti finora in campionato e che si arrivi consapevoli dell’importanza della partita. Dobbiamo vincere e i ragazzi lo sanno, mi aspetto una grande prestazione. Siamo pronti, oggi ho visto i ragazzi allenarsi bene. Purtroppo abbiamo due assenze legate a squalifiche, Toscano e Celiento, ma sono convinto che vinceremo”.

Del resto le prime uscite con mister Torrente hanno dato buone indicazioni: “Ha portato sicuramente molta serenità in uno spogliatoio sofferente e colpito dagli atteggiamenti di Capuano. È stato bravo a ridare tranquillità e punti fermi, ha cercato di capire il momento. Penso che comunque oggettivamente si è ritrovato in mano una squadra molto più completa di quella prima, con elementi importanti che stanno dando grandi risposte, da Ciuferri ad Anatriello fino Ongaro e Toscano. Oggi come equilibrio di squadra siamo più forti e dobbiamo pensare a recuperare più punti, partita dopo partita, perché vedo le squadre davanti traballare, nessuna secondo me è più forte di noi ma purtroppo abbiamo perso troppi punti per strada. Se non siamo primi in classifica è solo colpa nostra”.

A proposito di squadra rinforzata, eccoci al tema Mario Balotelli: "L’ho sognato ma bisogna fare i conti con la realtà purtroppo. C’è stata una chiacchierata con il suo procuratore Facchinetti, a cui abbiamo chiesto la disponibilità. Ci è stato detto fino all’ultimo di aspettare ma evidentemente il ragazzo non se l’è sentita di scendere così in basso di categoria e siamo rimasti che in caso di Serie B a giugno ci riproverò. Alla fine è sempre Serie C, ecco perché voglio prima possibile andare in Serie B, per contare di più in Italia”.

E proprio sulla preparazione all'eventuale salto di categoria: “Bisogna conoscere tutti i giocatori. Stiamo lavorando a 360 gradi sia sui campionati italiani che europei. Oggi devi conoscere il budget: se andassimo in B è chiaro che non farei una squadra per puntare subito alla Serie A, perché in primis ci vuole lo stadio ed è tutto legato alla “città dello sport”. Dovremmo prima fare un paio di campionato di B di buon livello e poi lanciare l’assalto alla Serie A. Bisognerebbe prendere i migliori giovani sul mercato, valorizzarli e integrarli con il gruppo squadra principale. Tutto ciò con la consapevolezza della programmazione e intelligenza, se sei in grado di gestire bene due o tre stagioni in B credo che puoi puntare alla scalata in A”.

Il discorso si sposta poi al 'duello a distanza' con Pietro Lo Monaco: "Del dinosauro non voglio parlare. È uno che è contato un pochino, con un ruolo secondario perché faceva il dirigente con i soldi di Pulvirenti e che oggi sta nel dimenticatoio e dice cazzate. Mi rifaccio - per l’ennesima volta - a ciò che disse Mourinho un tempo. Questa è la definizione più giusta per un personaggio finito nell’oblio, che a Novara ha fatto danni e si e ritrovato socio di La Rosa che a Trapani ha combinato cose da non raccontare. Ma se con il Trapani centriamo la B, lo invitiamo e lo facciamo vestire da Capitan Sbudella”.

In conclusione, un altro sogno nel cassetto: "La Lazio? È un sogno, in questo momento ho una realtà impegnativa da gestire. Sono l’unico presidente che gestisce due squadre importanti, tra calcio e basket. Non posso che ribadire che la Lazio è un sogno, prima o poi Lotito non sarà più il presidente e io mi farò trovare pronto se ci sarà l’opportunità. Adesso devo portare il Trapani in Serie B e portare l’assalto allo scudetto del Basket, che in Sicilia manca”.