De Marco: "Carnevale e Cavallo del Cerignola e Messina potranno fare carriera"

"Se da un lato la diaspora di campioni verso l’Arabia Saudita ha lanciato un segnale preoccupante, dall’altro devo dire che con le idee e con lo scouting si è riusciti a conservare una certa competitività del campionato. Certo, i fasti della serie A sono terminati, ma non lo scopriamo oggi. Una menzione particolare va fatta al Lecce del solito e incredibile Corvino che con pochi soldi ha già messo in evidenza calciatori dal grande futuro": nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, esordisce così Francesco De Marco, avvocato specializzato in Diritto dello Sport e agente di tanti giovani promesse.

Che nel professionismo, partendo dalla Serie C, ha fatto sbarcare proprio tanti giovani ragazzi: "I giocatori che seguo e che ho l’onore di rappresentare sono per me tutti fortissimi e potenzialmente senza limiti. Alessandro Carnevale e Carlo Cavallo ad esempio, rispettivamente 2004 e 2002, attaccanti di Audace Cerignola e Messina, se messi nelle condizioni di esprimersi possono davvero fare carriere degne di nota".

A proposito di Serie C, che campionato sta vedendo?
"La Serie C è una categoria che ha sempre un grande fascino e che rappresenta spesso e volentieri una vetrina per quei giovani calciatori predestinati a categorie superiori. Fare un pronostico è difficile. Nel girone A Triestina e Padova mi sembrano le più attrezzate, nel B la Torres è tutt’altro che un fuoco di paglia mentre nel girone C credo che Avellino e Benevento se la giocheranno fino in fondo".

Al di là dell’aspetto puramente tecnico, cosa fa la differenza nel percorso di un giovane calciatore?
"Tre componenti a mio avviso sono fondamentali: pazienza, umiltà e fame. Devo, con rammarico, constatare che al giorno d’oggi tanti ragazzi per qualche presenza in Primavera si sentono già delle star, pretendono di avere tutto e subito e non hanno quasi mai l’umiltà di ammettere i propri limiti e soprattutto di lavorare sugli stessi. I social poi hanno contribuito a peggiorare le cose: per qualcuno, assurdo ma vero, è più importante poter mostrare al mondo di aver firmato un contratto che impegnarsi per migliorarsi ogni giorno. Per fortuna mi guardo bene dal lavorare con ragazzi così".