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Avellino, Kragl all'ag. immobiliare: "Voleva mia maglia dopo ogni gara, di che parla?"

ESCLUSIVA TMW - Avellino, Kragl all'ag. immobiliare: "Voleva mia maglia dopo ogni gara, di che parla?"TUTTO mercato WEB
mercoledì 6 luglio 2022, 15:04Serie C
di Claudia Marrone

Sta tenendo banco la querelle che lega l'Avellino - e nel dettaglio un agente immobiliare di Avellino - all'ormai ex centrocampista irpino Oliver Kragl. Che recentemente, attraverso i propri canali social, non le ha mandate a dire, accusando la società di non saper gestire i professionisti e l'agente immobiliare di lucrare a dismisura sugli affitti.
Nessun nome fatto, ma l'agente immobiliare cui il giocatore faceva riferimento ha deciso di "smascherarsi" e pubblicare su Facebook una replica. Con toni duri e a tratti offensivi.
Alla stessa, ha risposto proprio Kragl, nell'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb.com.

"Non sanno gestire un professionista", così hai detto dell'Avellino: cosa intendevi di preciso?
"Come noi calciatori, io per primo, e l'allenatore dobbiamo prenderci le responsabilità per quello che succede in campo, perché l'annata non è stata soddisfacente, la società deve fare le sue considerazioni sull'extra campo, su tante cose che vanno oltre il calcio giocato. Ma di questo neppure voglio parlare, quel che dovevo dire l'ho detto alla società, parlando faccia a faccia e non nascondendomi dietro i social, come qualcuno mi accusa di fare: ho sempre parlato schiettamente con tutti, e chi non era al campo non dovrebbe inventarsi cose da raccontare. Addirittura ho letto che c'è chi sostiene che Maniero mi abbia offeso su una storia Instagram, ma non è così, per quella Story non era indirizzata a me: con lui ci sentiamo spesso, e ridiamo quando leggiamo che non abbiamo buoni rapporti. Chi è fuori dalla società, non deve sempre credere a tutto quello che viene fuori dall'esterno. E sia chiara anche un'altra cosa, io non volevo criticare nessuno, men che mai offendere la città, dove per altro stavo benissimo. La cosa che mi ha ferito molto, facendomi arrabbiare, è stata la diffamazione dell'agente immobiliare: le sue sono parole pesanti".

Effettivamente, al momento in cui mi hai fatto visionare video e foto della casa, la situazione era diversa da quella descritta...
"Esatto, e al massimo mi sarei dovuto lamentare io, come hai potuto vedere al nostro ingresso in casa c'erano mozziconi di sigarette sotto il letto e non c'era la lavatrice, che mi hanno portato dopo. Ma poi, se la situazione fosse come dicono l'agente immobiliare e la padrona di casa, secondo i quali avrei distrutto l'immobile, perché non denunciarmi o fare delle foto per avere le prove? Ricordo che io neppure avevo fatto il suo nome, ma l'agente immobiliare ha voluto offendermi pubblicamente raccontando cose non vere".

Ti hanno ferito le sue parole?
"Ha detto che casa mia sembrava uno zoo, come si permette? Ho una moglie e una figlia piccola, non permetto che certe parole siano loro rivolte, perché il definire una casa uno zoo è offensivo per tutti coloro che ci vivono. Ho tre cani, dei chihuahua, e allora? Abbiamo sempre pulito tutto, avevo persino due collaboratrici domestiche, una mandata dalla proprietaria di casa, che per altro, nella sua casa dove ha tre cani, ha invitato a cena me e la mia famiglia: se reputi sporche delle persone non le inviti a cena. Ma non solo: quando siamo entrati in casa, io e Alessia (la moglie, ndr) abbiamo fatto delle foto e dei video e lo stesso quando siamo usciti e come sappiamo gli smartphone segnano la data delle foto... all'entrata c'era sporco di altro, problemi all'uscita non ce n'erano. Lo testimonierebbe anche delle persone, ma alla fine lo sanno anche la stessa proprietaria di casa e l'agente immobiliare che, con la fidanzata di lui, sono venuti a vedere casa prima che la lasciassimo: se c'erano problemi, perché non dirlo subito? Al momento in cui ho richiesto la caparra indietro, 1200 euro, mi sono stati contestati dei graffi al box doccia, non li abbiamo fatti noi ma non ho contestato, ho detto di tenersi i 380 euro di danni e rendermi il resto, come prevede la legge italiana che conosco, visto che anche io ho delle case che do in affitto. In più, sono anche venuti a trovarmi i miei genitori: se avessero visto sporcizia, dato che ho anche una bambina, mi avrebbero detto sicuramente qualcosa. Ma nessuno si è mai lamentato di me, e di case ne ho cambiate tante. Il tutto poi prescindendo dal fatto che, nel caso, nessuno dovrebbe giudicare come vive un'altra persona. Si deve guardare solo se la casa è come è stata data: e la mia lo era".

Perché, a tuo avviso, è stato fatto tutto rumore mediatico?
"Non lo so, non so se volevano farsi pubblicità, se avessero paura di perdere clienti e allora hanno accusato me per difendersi... la proprietaria di casa mi ha persino bloccato al telefono. E io davvero non faccio una questione di soldi, alla fine possono anche tenerseli, ne faccio una questione di immagine e dignità: loro hanno offeso la mia e quella della mia famiglia. Però, finché eravamo qua, ci adulavano..."

Avevate quindi un rapporto di amicizia?
"No, ma il proprietario dell'agenzia immobiliare era il primo che dopo ogni partita mi chiedeva la maglia. Se è così tanto tifoso, può fare come fanno i tifosi veri, va allo store e la compra, evitando di chiederla con la scusa del lavoro che fa. Lavoro, il suo, che io pago con i soldi, le magliette non servono. Dice anche che mi brucia il culo... per cosa dovrebbe mai bruciarmi? Ho la vita che vorrei, ho fatto investimenti per garantirmi il futuro, per cosa mai dovrei rosicare? Sono le persone che devono controllarsi".

In che senso?
"E' secondo voi normale che la gente insulta quelli che giocano male, scendendo sul personale? E' come se si va in un ristorante, il cibo non è buono e si offendono quelli che ci lavorano: che senso ha? Non è più tollerabile che si infamino e diffamino i calciatori, né per avere notorietà né dopo le partite, le offese personali non vanno mai bene. Ricordo a tutti che, anche noi giocatori, siamo persone. Persone comuni, come tutti".

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