Ducci a RFV: "Il mio Pontedera un orologio che detta l'ora in maniera quasi esatta"
Dopo un lungo excursus su quello che è il momento della Fiorentina, di cui è stato responsabile dell’area scouting, davanti ai microfoni di Radio Firenze Viola, il general manager del Pontedera Piero Ducci ha parlato anche del rush finale della stagione dei granata: "Il Pontedera cercherò di lottare in queste quattro giornate per arrivare al traguardo e all'obiettivo dei playoff, ricordandosi però che è già un miracolo quello che stiamo facendo: giochiamo abitualmente con 5-6 giovani, in qualche contesto addirittura con 9, e quando parlo di giovani parlo di ragazzi dal 2001 al 2004. Giocare con i giovani comporta risultati che possono essere contraddittori, grandi prestazioni una volta e grandi débâcle che possono accadere un'altra: gli errori di gioventù, i peccati di gioventù si pagano, ma siamo contenti, perché questo calcio fa bene al calcio. E chi viene in tribuna a Pontedera si diverte, cosa non secondaria".
E il suo futuro: "Il futuro di Piero Ducci si vive alla giornata, affettivamente sono legato a questo piccolo giocattolo chiamato Pontedera, che ho messo su arrivando per caso, per amicizia, ma per tutta l'organizzazione che ne consegue ci sono ottimi professionisti come il Ds Zocchi e e il direttore organizzativo Bargagna. Oggi è un ingranaggio funzionale, un buon meccanismo, un orologio che detta l'ora non dico in maniera precisa ma ci si avvicina. Chiaramente se arrivassero però altre situazioni importanti... potete capire che ero abituato a un altro tipo di calcio".