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Catania, il ds Faggiano: "Inglese? Lui, Caputo e Torregrossa erano i primi obiettivi"

Catania, il ds Faggiano: "Inglese? Lui, Caputo e Torregrossa erano i primi obiettivi"TUTTO mercato WEB
domenica 1 settembre 2024, 17:34Serie C
di Daniele Najjar

Il direttore sportivo del Catania, Daniele Faggiano, ha parlato in conferenza stampa al termine di un mercato a dir poco intenso - sia in entrata che in uscita - per i rossoblu. Questo il suo giudizio: "Cercherò di chiarire un po' com'è andato il nostro mercato. Per il mio modo di lavorare non sono contentissimo. Fare le entrate è più semplice, mentre le uscite sono sempre più complicate. Ci sono tante variabili, dalla famiglia, agli agenti e quant'altro".

Ora il Catania ha diversi esuberi e Faggiano - come aveva anticipato ieri a TuttoMercatoWeb - non potrà fare altro che escluderli: "Ora ci troviamo con 6 giocatori fuori lista che peseranno tanto nel budget. Dobbiamo fare di necessità virtù: tanti hanno rifiutato le squadre: qualcuno voleva andare in B, ma non aveva quel tipo mercato, qualcuno per abitudine non ha proprio cercato soluzioni, qualcuno ha rifiutato la destinazione dove poteva andare in prestito per dimostrarci che magari ci si può ricredere. Dal 30 giugno sono stato sempre chiaro con tutti. Ognuno si prenda la proprie responsabilità. Fino a gennaio gli esuberi staranno qui, non ci sono alternative. Qualcuno sparlerà, ma ho le spalle grandi. Le colpe di ciò che non è andato bene vanno divise in tante parti. Forse la Coppa Italia o i playoff hanno accecato qualcuno, non ho sentito nessuno dire che nella scorsa stagione non si è fatto bene. Se mi vedete triste sappiate che non lo sono. Sono arrabbiato. Siamo l’unica squadra ad avere portato tutti i tesserati in ritiro, non è facile farsi carico di 40 giocatori. A chi non faceva parte del progetto ho chiesto di allenarsi in sede con un preparatore: devo ringraziare Costantino, Di Carmine e Marsura che hanno accettato” .

Si parla poi del budget: "Al 30 giugno il budget deve essere quello che ci siamo prefissati. A gennaio potremmo essere costretti a mandare via qualcuno piuttosto che prendere nuovi giocatori perché il mio compito è fare quadrare i conti. Non ho avuto alcun disagio per quanto accaduto in estate. Mi è stato detto di rivedere alcune cose e ho detto che ci stavo. Ci siamo rimboccati le maniche. Ho pensato, come Grella, a tenere compatto l’ambiente”.

Sugli obiettivi del Catania: "Questa è una squadra che dovrà sudare sempre. A volte mi hanno dato per spacciato in sede di pronostico e poi sono arrivato nono in Serie A. Sarà il campo a dare il verdetto. Non è facile trovare l’amalgama, ma è un gruppo formato da gente volenterosa. Abbiamo cercato di costruire una rosa ampia, competitiva per il girone. Le avversarie? Se devo avere paura di una squadra, dico il Cerignola”.

Su Roberto Inglese ha spiegato: "I primi attaccanti che ho cercato sono Inglese, Caputo e Torregrossa. Tre “figliocci” miei. Inglese è stato molto chiaro, mi ha detto che se fosse andato a giocare in C avrebbe accettato solo Catania. L’età non mi fa paura, un giocatore un po’ più grande può essere di aiuto anche fuori dal campo".

Sul tema cessioni spiega: “Non ho prolungato il contratto a nessuno dei giocatori ceduti in prestito. L’ho proposto a uno dei possibili partenti, ma non se ne è fatto nulla. Qualcuno che lo scorso anno ha giocato pochissimo me lo ha chiesto senza esito”.

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