Casertana e Covid-19. Castaldo: "Toccato il fondo. Mi vergogno di esser italiano e calciatore"
E' destinata a far parlare ancora per molto la gara tra Casertana e Viterbese, valevole per la 16^ giornata del Girone C di Serie C. La formazione campana, falcidiata dal Covid-19, è scesa in campo con soli 9 giocatori, di cui due febbricitanti e per altro risultati quest'oggi positivi al virus.
Della situazione, ai canali ufficiali del club, ne ha parlato l'attaccante rossoblù Luigi Castaldo: "Lo dicevo anche in campo durante la partita. Mi vergogno di essere italiano e calciatore. Si è toccato il fondo. Si è giocato con la vita delle persone. Durante la gara mi veniva da ridere. Forse da capitano ho sbagliato a non radunare la squadra dicendo di non scendere in campo. Si è messa una partita di calcio davanti alla vita. Siamo rappresentati malissimo.
La speranza è che i tre ragazzi che stavano male risultino negativi. Se si è sbagliato qualcuno deve pur pagare. Non c’è stato buonsenso. Devono vergognarsi tutti. Si è toccato il fondo. Il presidente della Viterbese guarda il proprio tornaconto, ma è una vergogna spingere per scendere in campo nonostante un focolaio del genere. Non parliamo di una partita persa. Qui si è giocato sulla salute delle persone. Devono vergognarsi. Forse una partita di calcio viene prima di tutto”.