Veroli si racconta: "Quando ho saputo dell'interesse della Sampdoria ho detto subito sì"
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Intervistato dall'edizione odierna de Il Secolo XIX, il neo difensore della Sampdoria Davide Veroli ha raccontato del suo approdo in blucerchiato: "Quando ho saputo dell’interesse del direttore Accardi ho detto subito sì - ha esordito -. E’ stato facile. Piazza importante, tifoseria calorosa che ho ammirato in Coppa Italia: cantano senza sosta, meritano tanto. C’è grande voglia, entusiasmo, ci sono le basi per fare bene, vogliamo arrivare più in alto possibile. E della Samp mi piacevano Cassano e Pazzini: coppia unica.
Allenatore che mi hanno segnato di più? A Pescara Battisti e Iervese nelle giovanili e Auteri che mi ha lanciato a 18 anni. Tatticamente Vivarini, il suo calcio è moderno. Nella Primavera del Cagliari Piscane, ci trasferiva la sua grinta da giocatore. E Ranieri, ero in campo nel giorno di quell’allenamento virale in cui ci urlava ‘rapidi, elettricità!’: lui ti trasmette serenità, ti fa rendere al massimo, lo vedi tranquillo e ti senti tranquillo pure tu. E al primo impatto anche Pirlo mi sembra così.
Avversarie più pericolose in B? Difficile dirlo, è un torneo molto particolare, c’è grande equilibrio, tutte le squadre sono a un buon livello. Il mio Catanzaro dell’anno scorso fu la sorpresa. E anche quest’anno ce ne saranno".
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