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Salernitana, la rivoluzione societaria non placa i tifosi: "Rosa largamente incompleta, cedete il club"

Salernitana, la rivoluzione societaria non placa i tifosi: "Rosa largamente incompleta, cedete il club"TUTTO mercato WEB
Stasera in 11mila all'Arechi
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
sabato 17 agosto 2024, 08:00Serie B
di Luca Esposito

Salernitana, una svolta...a metà. Assodate le difficoltà a cedere il club in tempi rapidi e acquisita la consapevolezza che, in futuro, salendo di categoria si potrà ricavare una cifra superiore rispetto all'attuale quotazione che non supera i 15 milioni di euro, Danilo Iervolino fa un passo indietro e rassegna le dimissioni da presidente granata pur restando proprietario di una società che sta vivendo un momento di grande difficoltà e di oggettivo ridimensionamento dal punto di vista economico. La lunga lettera pubblicata dall'imprenditore napoletano sul sito ufficiale non ha fatto breccia nel cuore della tifoseria, pur con l'appello di "remare tutti nella stessa direzione, ho sempre detto che Salerno può contare su una tifoseria leggendaria senza la quale non potremmo raggiungere alcun tipo di traguardo". Nel messaggio di Iervolino non manca anche qualche stoccata polemica nei confronti della parte più calda della torcida granata: "Non posso non rendermi conto degli striscioni e dei cori indirizzati alla mia persona. Tuttavia c'è anche una maggioranza, magari silenziosa, che continua a credere in questa società e ce lo dimostra in tanti modi. Io sono quello che ha guidato il timone di mille emozioni, i toni utilizzati nei miei confronti sono assolutamente ingenerosi e poco equilibrati". La linea della curva Sud, tuttavia, non cambia: "Sostegno incondizionato alla maglia, noi saremo presenti sugli spalti pur non esponendo alcuno striscione fino a quando Iervolino non andrà via. Le promesse non mantenute e l'assenza di dialogo con la città sono motivi sufficienti per sperare vada via subito, il suo progetto è stato fallimentare". Si allineano anche i club organizzati: "Tante belle parole, ma quella lettera andava scritta dopo la retrocessione dell'anno scorso a suon di record negativi. Dov'era quando, a -2 dalla salvezza, si parlava di ripianare le perdite e non di investire? Si rende conto che oggi giocheremo la prima di campionato senza difesa e senza attacco?".

Hanno diviso anche le parole di Roberto Busso che, da ieri, è il nuovo presidente. Nella sua intervista, rilasciata ai canali ufficiali del club, parla di "obiettivo serie A entro tre anni", lasciando intendere che in questa stagione si punterà anzitutto alla salvezza "perchè la proprietà ha investito tanto e dobbiamo dimensionarci alla categoria dal punto di vista finanziario. Iervolino ha investito enormi capitali, il dottor Milan e il ds Petrachi stanno facendo un ottimo lavoro e sono felicissimo di intraprendere questa nuova avventura". "Perchè dobbiamo aspettare tre anni per avere una squadra competitiva? Quando saranno investiti i 25 milioni del paracadute e i tanti milioni arrivati dalle cessioni" la replica della tifoseria granata che, stasera, contesterà la società ma garantirà appoggio totale alla squadra dal riscaldamento fino al novantacinquesimo. I numeri sono importanti, di categoria superiore: tra abbonati e paganti è stata toccata quota 10mila, ma nelle prossime ore è prevista una ulteriore impennata. Non è da escludere che la curva Sud possa essere sold out, un fattore che la Salernitana dovrà sfruttare al massimo in uno stadio potenzialmente decisivo, ma che l'anno scorso è stato terra di conquista per tutti. In serata si chiuderà anche la campagna abbonamenti: toccata quota 4300 voucher staccati.

Quanto alla squadra, il mercato in uscita ha regalato ulteriori novità. Dopo Gyomber, Ochoa, Candreva, Fazio, Pirola, Lovato, Motoc, Lassana Coulibaly, Kastanos, Ikwuemesi, Bonazzoli e Mikael sono andati via anche Jimenez - direzione Catania - e Dia. Al termine di una telenovela durata un anno e dopo la contestazione della tifoseria avvenuta lunedì scorso, il centravanti senegalese ha sciolto le riserve e ha firmato un contratto pluriennale con la Lazio degli ex Lotito e Fabiani. La Salernitana, tra ingaggio e rate da corrispondere al Villareal, risparmia 6 milioni di euro e ne incasserà altri 10 a fine stagione al verificarsi di determinate condizioni. Restano in uscita anche Bradaric, Daniliuc (ma la pista Torino si è raffreddata), Maggiore (stasera titolare, da domani si lavorerà per accontentare le sue richieste), Legowski, Mamadou Coulibaly, Simy e Valencia. Il fantasista cileno, arrivato nell'estate del 2022 su indicazione dell'ex direttore sportivo Walter Sabatini, non ha mai convinto quando è stato chiamato in causa, ma ha un ingaggio da 900mila euro netti a stagione e pochissimi estimatori. Non è da escludere si possa ragionare sulla base della risoluzione consensuale. Hanno chance di riconferma, invece, i giovani Guccione, Sfait e Di Vico che hanno ben figurato nel ritiro estivo. Andrà via, invece, Antonio Pio Iervolino.

Quando mancano due settimane circa alla chiusura del mercato, c'è invece tantissimo da fare in entrata. Alla spicciolata sono arrivati i vari Tongya, Braaf, Dalmonte, Velthuis, Njoh, Ghiglione, Gentile, Amatucci, Kallon e Verde, quasi tutte scommesse a costo contenuto fatta eccezione per il talentuoso esterno arrivato dallo Spezia. In mattinata dovrebbero essere ufficializzati gli ingaggi del giovane Ruggeri (di proprietà della Lazio, l'anno scorso era uno dei titolari della formazione Primavera) e del centrocampista Tello, in passato a Cagliari e Benevento e già allenato da mister Martusciello durante la sua esperienza ad Empoli. Certo, guardando la rosa è evidente manchino almeno due difensori centrali d'esperienza, un terzino sinistro, tre centrocampisti e tre attaccanti. In queste ore sono state smentite le piste Antiste, La Mantia, Destro e Charpentier, la sensazione è che sotto traccia Petrachi stia lavorando al grande colpo pur dovendo convivere con una serie infinita di paletti ed ostacoli. Lapadula resta in cima alla lista delle preferenze, a patto che il Cagliari accetti di dirottarlo a Salerno con la formula del prestito contribuendo al pagamento dell'oneroso ingaggio da 1,3 milioni di euro. Ben distante dai parametri imposti dalla proprietà. Allo stato attuale, almeno sulla carta, la Salernitana è una squadra che dovrà lottare per una salvezza tranquilla, valorizzando i giovani e ponendo le basi per un futuro più ambizioso. La speranza della piazza, però, è che il tesoretto milionario a disposizione spinga Iervolino ad allargare i cordoni della borsa in questo rush finale per alzare l'asticella e scongiurare il pericolo di un torneo anonimo in uno stadio vuoto e in contestazione.

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