Reggina-Venezia 1-0, le pagelle: decisivo l'autogol di Ceppitelli, i calabresi si difendono bene
REGGINA
Colombi 6,5 – Gara quasi tutta da spettatore, poi nel finale ci mette il piede e salva su Novakovich.
Thiago Cionek 6,5 – Il Venezia porta assalti continui con tanti uomini, non cede mai e fa sì che Colombi abbia una giornata abbastanza tranquilla.
Camporese 6,5 – Idem come il braccetto di destra, esprime sicurezza.
Loiacono 6,5 – La Reggina lascia il pallino del match agli altri e si affida alla sua difesa, visto il risultato finale e la prestazione anche sua, la scelta paga i giusti dividendi.
Bouah 6 – Abbastanza bene dietro, fa un po’ di fatica a ripartire in velocità per allungare la squadra (dal 66’ Di Chiara 6 – Con la sua freschezza cerca di portare quei ribaltamenti di fronte utili a spezzare l’assedio).
Fabbian 6 – Non porta tantissimi inserimenti, ma alla fine le transizione positive ci sono e causa anche un giallo tra le fila avversarie.
Crisetig 6,5 – Ordinato, dà una mano ai tre centrali per infoltire le fila davanti a Colombi. Il risultato c’è.
Liotti 6 – Gara fatta di grande intensità, esce dal campo stremato (dal 70’ Bondo 6 – Si fa valere in mezzo al campo lottando su ogni pallone che passa dalle sue parti).
Pierozzi 6 – Corre parecchio soprattutto in fase di copertura per garantire la giusta compattezza delle linee, finisce la gara con i crampi (dal 70’ Terranova 6 – Spezzone in cui aiuta i suoi a non capitolare durante l’assedio finale).
Rivas 6 – Abbastanza invisibile per tutti i minuti a disposizione, con una grande progressione però dà il là all’azione dell’1-0 (dal 45’ Canotto 5,5 – Fa un po’ di fatica ad allungare la squadra, ma trova anche la palla più ghiotta per il raddoppio)
Strelec 5,5 – Il gol in avvio permette alla Reggina di imbastire la gara come preferisce. Fa un po’ di fatica però a tenere su la squadra per evitare che il Venezia schiacci i compagni in area (dal 66’ Gori 5,5 – Come il compagno, deve fare più lavoro sporco che altro).
Filippo Inzaghi 6,5 – Il piano gli riesce perfettamente. Con un pizzico di fortuna la sblocca subito e il bunker regge bene fino al novantesimo. È tornata la Reggina cinica del girone d’andata.
VENEZIA
Joronen 6 – Subito protagonista con una parata di faccia su Pierozzi. Sull’autogol non può fare tantissimo, il cross è forte e teso e ha diversi compagni davanti.
Svoboda 6 – Non corre grossi pericoli, nell’uno contro uno decisivo riesce a tenere a bada Rivas, ma poi arriva comunque il gol. Per il resto dalle sue parti non vede molti avversari.
Ceppitelli 5 – L’autogol è una mazzata perché arriva subito e permette alla Reggina di giocare come preferisce. I pericoli dopo sono pochi. Non granchè la precisione ai lanci.
Carboni 5,5 – Con la Reggina avanti può spingere un po’ di più visto che la pressione avversaria cala, ma non riesce a farlo come potrebbe (dal 53’ Sverko 6 – Impatta discretamente, in campo aperto inevitabilmente soffre qualcosa perché da difendere c’è poco, ma dà un paio di suggerimenti interessanti in area di rigore).
Candela 6 – Si fa più volte la fascia, non barcolla quando gli avversari attaccano, propone qualcosa davanti, trovando anche un buon inserimento per un colpo di testa.
Ellertsson 6 – Si dà da fare muovendosi su tutta la trequarti per cercare un pallone giusto da calciare. Trova una buona conclusione e prova un due accelerazioni delle sue, senza però riuscire a incidere (dal 64’ Novakovich 5,5 – Fa il suo classico lavoro di sportellate, senza però mai trovare il passetto successivo, nessuno dei palloni che capitano dalle sue parti porta a qualcosa di pericoloso).
Tessmann 5 – Le poche ripartenze pericolose della Reggina nascono da palle perse da lui. Non è neanche una gara brutta nel complesso, ma è chiaro che quei pochi errori nella gestione della sfera risultano fatali.
Milanese 5,5 – La Reggina gli lascia pochi spazi per gli inserimenti e ne soffre. Si fa vedere poco e il palleggio non è la sua specialità (dal 54’ Busio 5,5 – Ingresso in campo un po’ fumoso, prova qualche inserimento e qualche suggerimento, ma senza grande convinzione).
Zampano 5,5 – Non è una gara troppo dissimile rispetto al dirimpettaio, però un paio di circostanze per una discesa delle sue le trova, ma non riesce mai ad andare sul fondo come saprebbe fare (dal 64’ Ciervo 5 – Mai nel vivo dell’azione, le poche volte che gli capita un pallone tra i piedi non prova a puntare l’uomo o a portare qualcosa di pericoloso).
Johnsen 5,5 – Protagonista suo malgrado in negativo in occasione della rete annullata a Pohjanpalo, viene rilevato un suo leggero tocco per smarcare il compagno. Per il resto è tanto fumo e poco arrosto, prova ad accendersi senza mai combinare qualcosa di effettivamente pericoloso (dal 63’ Cheryshev 5 – Non dà la scossa dal punto di vista tecnico come spererebbe il Venezia. Non si accende mai e tutti i piazzati li batte decisamente male).
Pohjanpalo 5,5 – Servito pochissimo, fa anche fatica a legare il gioco con i compagni, gli avversari lo tengono strettamente d’occhio. Sfortunato in occasione del gol, aveva fatto tutto bene ma il leggero tocco di Johnsen ravvisato dal VAR fa sfumare tutto.
Lino Godinho 5,5 – Nel corso della gara alla fine il Venezia non rischia molto, ma fa anche fatica a creare palle gol pulite. Risulta decisiva la dormita sull’autogol, dove in tre lasciano passare un pallone che con l’aiuto della sfortuna finisce nel sacco. Episodio che determina la gara.