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Juve Stabia, nessun dramma dopo la sconfitta con lo Spezia. Pagliuca la rivelazione

Juve Stabia, nessun dramma dopo la sconfitta con lo Spezia. Pagliuca la rivelazioneTUTTO mercato WEB
ieri alle 12:34Serie B
di Luca Esposito

La sconfitta maturata contro lo Spezia non può e non deve scalfire l'entusiasmo in casa Juve Stabia. "Abbiamo incontrato una buona squadra e il risultato è troppo largo, fare risultato al Menti sarà difficile per tutti" ha detto in conferenza stampa il tecnico ligure Luca D'Angelo, non certo l'ultimo arrivato. Pur avendo disputato "forse la peggior partita stagionale", la formazione stabiese continua ad occupare una buona posizione di classifica e a mettere in vetrina giovani di un certo livello che stanno catturando l'occhio di società di categoria superiore. A proposito di società, in questi giorni non sta mancando la vicinanza da parte della proprietà e della dirigenza, al punto che a breve è previsto un confronto per proiettarsi al mercato di gennaio e capire se inserire qualche tassello d'esperienza che possa guidare il gruppo verso una tranquilla salvezza. Tra gli artefici di questo ottimo girone d'andata c'è indubbiamente il tecnico Guido Pagliuca, uno che meriterebbe maggiore risonanza anche da parte della stampa nazionale e che è riuscito a riportare in serie B la Juve Stabia a suon di record positivi, con una difesa granitica e uno spogliatoio compatto in un girone notoriamente complesso come quello meridionale. E, pur essendo un esordiente, ha dimostrato di essere all'altezza anche di questa categoria, proponendo un calcio innovativo e interessante e un modulo - il 3-4-2-1 - camaleontico e in grado di esaltare le caratteristiche degli esterni e delle mezzali. Leone, Buglio, Mussolini, Fortini, Bellich, Thiam, Adorante. Tanti i calciatori che stanno traendo, in questo biennio, grossi vantaggi dal lavoro dello staff tecnico, atleti che non hanno paura di affrontare a testa alta le blasonate del campionato e che hanno ben figurato in stadi come il San Nicola, lo Stirpe o il Marassi.

E poi c'è Maistro, centrocampista che si stava "perdendo" dopo il buon biennio tra Rieti e Salerno e al quale è stata trovata una nuova collocazione tattica in grado di esaltare le sue potenzialità in chiave offensiva. "Dobbiamo portare avanti la nostra filosofia, abbinando l'umiltà e la grande voglia di emergere in una categoria che abbiamo conquistato con merito e con l'appoggio di una città che ha fame di calcio. Vedere l'impegno di questi ragazzi e il loro attaccamento alla maglia fa capire che siamo sulla strada giusta, chiedo sempre ai miei calciatori di provare a divertirsi e di avere sempre la consapevolezza che l'obiettivo resta la salvezza e che ci sono realtà più esperte ed attrezzate" disse a settembre dopo la vittoria per 1-0 sul Mantova, ottenuta tra l'altro in campo neutro e con pochissimi tifosi al seguito. Parole che certificano il suo ruolo di leader indiscusso all'interno di uno spogliatoio che incarna il suo spirito battagliero e quella voglia matta di emergere e di sfruttare al massimo la vetrina della B.

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