Eder: "Tra un gol e un cavallo seguo la Sampdoria. Bene Esposito, l'anno prossimo andrà meglio"
Al Secolo XIX, l'ex attaccante della Sampdoria Eder parla così della sua carriera e della squadra blucerchiata: "Dopo quasi 18 anni, sono tornato nel club dove ho iniziato. Abbiamo vinto due campionati Catarinensi di seguito e non succedeva da 33 anni. Siamo tornati in A brasiliana dopo 10 anni e siamo a metà classifica. Ho vissuto un anno e mezzo stupendo, non pensavo di fare così bene, alla mia età fisicamente puoi soffrire. Nel Brasileirão sfidiamo le big, cerco di divertirmi. So che mi manca poco per smettere, mi godo ogni minuto in campo".
Vuole arrivare a 40 anni?
"Quaranta è dura (ride)...a novembre ne farò 38, il calcio è sempre più fisico, devi stare bene per giocare ad alti livelli. Non so se ce la farò, tra doloretti e acciacchi ma mi curo ogni giorno, faccio prevenzione per non farmi male e non mi infortuno da tanto. Penso di smettere a fine anno ma vediamo".
Prima delle partite carica la squadra con i suoi discorsi: cosa dice ai compagni?
"A quest’età diventi più leader. Ai giovani dico di lavorare duro, gli racconto della Samp, dell’Inter, della Nazionale e gli spiego che servono tanti sacrifici. Nessuno ti regala niente, per sfondare devi sudare".
In Brasile si dedica pure a un’altra passione, nella sua Cabanha Bella Serra.
"Ho un allevamento di cavalli, l’ho aperto appena sono tornato in Brasile. Ho la passione per questi animali speciali sin da bambino: nei giorni di riposo vado sempre lì".
Meglio fare gol o cavalcare?
"Mi diverto di più quando faccio gol, c’è più adrenalina ma cavalcare mi rilassa dopo le fatiche degli allenamenti, mi fa stare bene, mi ricarica".
Ha seguito l’ultima stagione della Sampdoria?
"La seguo sempre. I 4 anni a Genova mi sono rimasti nel cuore. Sento forte l’affetto dei tifosi blucerchiati, mi scrivono su Instagram tutti i giorni. Mi hanno invitato alla festa degli Ultras, purtroppo non potevo esserci ma un giorno voglio tornare a Marassi, nella Sud, a tifare per la nostra Samp. Bene i playoff, peccato per non essere andati in A, l’anno prossimo andrà meglio. Mi è piaciuto Esposito, non so se può ancora tornare, lo ricordavo all’Inter da ragazzino, mi piace".