Catanzaro, Iemmello: “Io nella storia della mia città. I miei gol per arrivare ai play-off”

Pietro Iemmello, volto di spicco del campionato di Serie B e del Catanzaro, si è concesso alla Gazzetta dello Sport in una lunga e sentita intervista. Tra i vari temi toccati, oltre ad una carriera non sempre facile, il bomber ha parlato della sua avventura in giallorosso:
Sull’approdo al Catanzaro: “Ho valutato pro e contro. In realtà di pro non ce n'erano... Ero fermo da otto mesi, stavo male, la squadra non andava bene. I tifosi non vedevano l'ora, avevo bisogno di tempo. Ma sapevo che la stagione vera sarebbe stata quella dopo: così è stato. A Catanzaro poi ogni piccolo problema diventa gigantesco, ma era un mio sogno giocare nella squadra della mia città, della quale sono sempre stato tifoso e dove ho famiglia”.
Sulle soddisfazioni delle ultime stagioni: “I gol sono 71 con playoff e Supercoppa di C, ci tengo. Mi dicono che devo raggiungere Palanca. lo penso a quello che posso lasciare a Catanzaro per entrare nella storia della mia città, e credo già di esserlo. Con Bkt abbiamo realizzato un campetto, c'è un murale con la faccia mia e di Palanca insieme ai bimbi che giocano. Lui resta un mito, io spero che rimanga lemmello Pietro”.
Sulla possibilità di diventare capocannoniere: “Il tempo c'è, ma attenzione: i gol devono servire per fare i playoff, che non sono ancora sicuri. Oggi Pio è mio rivale, domani volerà in A e diventerà il nuovo attaccante della Nazionale: con lui e Camarda il futuro azzurro è in ottime mani”.
