Bonometti: "Cellino ci mette faccia e soldi, altri no. Senza di lui il Brescia non sarebbe in B"

“Cellino ha fatto e sta facendo un grande lavoro. Ho molto rispetto per lui, non so se altri a Brescia ce l’hanno. In tanti parlano ma nessuno fa nulla”. L’imprenditore Marco Bonometti, che nel 2015 fu in prima linea per evitare il fallimento del club che poi retrocesse in Serie C sul campo venendo successivamente ripescato in Serie B, parla così dalle colonne di Bresciaoggi facendo il punto sulla situazione delle Rondinelle e sulle voci di una possibile cessione: “Al momento sento solo chiacchiere, ma servono i fatti e in questo momento non vedo all’orizzonte una cordata bresciana che possa subentrare. - prosegue Bonometti – Ogni discorso sul futuro dipende poi dalla categoria. In Serie B potrebbe accadere qualcosa, mentre in Serie C tutto diventa più complicato”.

Bonometti però ammette di non capire una cosa: “Avendo un presidente competente come Cellino, perché non si riesce a stabilire un buon rapporto col territorio. In questo momento tutta Brescia dovrebbe essere compatta con lui, a maggior ragione ora che c’è la concreta possibilità di fare il nuovo Rigamonti grazie alla legge sugli stadi. - prosegue l’industriale – Tutti dovrebbero sostenere il presidente, mettendo le critiche da parte, perché l’obiettivo è spingere la squadra verso la salvezza”.

“Cellino deve vendere solo se trova il comparatore giusto. È un uomo tutto d’un pezzo, l’unico che mette faccia e soldi. I bresciani dovrebbero ringraziarlo, senza di lui non ci sarebbe il Brescia in B”.