Verona, Zanetti affronta il Milan: "Una squadra con un coefficiente tecnico impressionante"
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Vigilia di campionato per l'Hellas Verona, atteso domani dalla sfida del Meazza contro il Milan (alle ore 20.45). Il tecnico Paolo Zanetti ha presentato così in conferenza stampa i temi della gara: "Sicuramente cambierà qualcosa nella formazione, ci sono diversi giocatori che si candidano per partire dal primo minuto. Dobbiamo reagire a quello che è successo, perché noi per primi non siamo contenti. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ora, senza perdere di vista il nostro obiettivo", alcune delle dichiarazioni di Zanetti riportate dai canali ufficiali del club scaligero.
Un Milan molto diverso da quello visto poco tempo fa al ‘Bentegodi’, che squadra si aspetta di incontrare? “Sarà una partita difficilissima, probabilmente di più dell’andata. Perché è una squadra con un coefficiente tecnico impressionante, con super campioni. Non dobbiamo concentrarci troppo sulla forza del Milan, ma su quello che possiamo e dobbiamo fare meglio noi. Con la voglia di fare dei punti in una partita difficile, ma del resto siamo in Serie A e certi avversari bisogna incontrarli in maniera decisa, grintosa e credendoci, non con paura e timore. Dobbiamo crederci di più, perché queste partite sono le più belle da giocare, è stupendo andare a giocare in certi stadi. Quest’anno forse si è creata una psicosi contro le grandi squadre e questo, secondo me, è il grande errore che i ragazzi non riescono a gestire dentro la gara stessa. Questo fatto non è successo sempre, basti pensare alle partite contro squadre come Milan, Napoli e Roma, quindi vuol dire che lo sappiamo fare anche contro squadre più forti di noi".
Nella partita contro l’Atalanta si poteva fare qualcosa di diverso a livello tattico? “Con il senno di poi si può sempre fare tutto, ma parlare dopo è sempre facile. Noi volevamo dare un segnale di coraggio alla squadra, l’approccio è stato buono. Abbiamo fatto delle scelte, probabilmente sbagliando, anche se i primi 20 minuti hanno detto che potevamo giocarcela, ma poi non si possono prendere 4 gol in 20 minuti. È l’abbassamento dell’agonismo, dato dalla paura, più che un discorso tattico, la motivazione della nostra brutta prestazione".
Si rivede nel carattere di Conceicao? "Ognuno ha il suo carattere e quindi non saprei rispondere, ma ogni allenatore ci tiene molto perché siamo tutti in prima linea a combattere".
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