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Venezia, Di Francesco: "Busio recuperato per il Milan. Svoboda e Oristanio? Problemini"

Venezia, Di Francesco: "Busio recuperato per il Milan. Svoboda e Oristanio? Problemini"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 7 settembre 2024, 15:08Serie A
di Daniele Najjar

Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato ai cronisti presenti al termine della sfida giocata e vinta (3 a 0) contro gli sloveni dell'NK Tabor Sezana.
Ecco le sue parole.

La sua valutazione di questo allenamento?
"Una sgambata che mi ha dato la possibilità di vedere giocatori che hanno giocato meno e fargli crescere anche la condizione. Questa settimana abbiamo fatto un buon lavoro in generale, fra cui questa partita per completare la settimana in vista del prossimo impegno con il Milan. Sapendo che dovranno rientrare gli 8 Nazionali, dei quali dovremo valutare le condizioni".

Abbiamo ritrovato un buon Busio.
"Sì sono contento. Anche io mi aspettavo di vederlo meno reattivo e pronto, invece sia negli allenamenti che in questa partita ha dimostrato di essere un giocatore che potrà essere a disposizione già dalla prossima partita, augurandoci che poi questa settimana vada tutto bene".

Quali altre indicazioni ha tratto dai singoli?
"Abbiamo fatto giocare dall'inizio anche Schingtienne, ha grandi prospettive e grande aggressività. Deve sì migliorare dal punto di vista tattico, ma devo dire che ha una buona predisposizione al lavoro. Anche Sagrado è stato meno timido rispetto alle prime occasioni. Questo è importante: i ragazzi devono avere coraggio, glielo chiedo sempre. Oggi ha avuto ottime iniziative, al di là del gol e dell'assist che ha fatto".

La posizione di Busio dietro le punte?
"Come gli dicevo io ad un certo punto andava davanti alle punte (ride, n.d.r.). Si è mosso bene, credo che possa interpretare bene e con facilità sia il ruolo di mezzala che di trequartista. Ha le caratteristiche per farlo, è un giocatore moderno che sa ricoprire più ruoli".

Le è dispiaciuto non aver avuto Yeboah, convocato in Nazionale dopo la firma? Anche per un fattore numerico, vista l'uscita di Pierini.
"Più che per un fattore numerico, proprio per le caratteristiche. Le caratteristiche di determinati giocatori sono importanti. Guardate la partita con il Torino: avere giocatori che possano spaccare la partita puntando l'uomo è importante per il Venezia. Non averlo quindi è una scocciatura, purtroppo è dovuto andare in allenare nonostante non avesse ancora raggiunto la nuova squadra. Mi auguro di averlo in buona forma".

Il morale com'è? Avete raccolto meno di quanto avreste meritato.
"Siamo legati ai risultati, ma sappiamo che l'obiettivo non è iniziale, ma finale. In quest'ottica dobbiamo continuare a lavorare e crescere dalle partite che abbiamo affrontato. Sicuramente avremmo meritato di più, ma lavoriamo sulla nostra crescita e sulla maturità. Dobbiamo migliorare, ma ho visto anche tanti aspetti positivi".

Oggi non c'era Svoboda.
"Aveva un problemino, ma è rimasto fuori per precauzione e per delle terapie da svolgere. Non ha grossi problemi, ha lavorato fino a ieri con la squadra. Dandogli un giorno in più a volte si recupera meglio".

Oristanio ha ricevuto una piccola botta ed è uscito nel primo tempo. Come sta?
"Sì, aveva un po' di fastidio, si toccava sempre. Poi ad un certo punto l'ho visto un po' affaticato, aveva questo problemino ed allora ho preferito mettere un giocatore che avesse più serenità nel giocare. Era una partita vera, questi ragazzi sono venuti qua per farsi vedere e sono stati bravi loro".

Il mercato è finito o forse no: contento sia finito?
"Ho già detto cosa pensavo del fatto di giocare durante il mercato e non ci torno. Devo guardare avanti cercando di dare forza ai giocatori che ho e che si mettono a disposizione. Facciamo tutte le valutazioni possibili. Come detto prima, certi calciatori, per certe caratteristiche, sarebbe importante averli qua, come Yeboah. Lo abbiamo scelto per determinate sue attitudini. Lavoreremo su quelli che ci sono, essendo compatti, sereni e positivi in quello che sarà il percorso finale, ma anche arrabbiati come ero io a fine partita, perché dobbiamo vivere di questa volontà e rabbia positiva, portandocela dietro e dimostrando di essere una squadra con le carte in regola per arrivare all'obiettivo".

Ieri è mancato mister Salvemini.
"Colgo l'occasione per salutare i familiari e fargli le condoglianze. Per me Gaetano Salvemini è stato importantissimo. Io ero ero giovanissimo quando sono arrivato a Empoli, avevo quindici anni. Ho fatto un provino con la prima squadra e tra gli altri è stato lui a scegliermi e farmi esordire in Serie A. Per quello ho un ricordo bellissimo di lui e i suoi aneddoti. Vivendo con una squadra di Serie A è stato un momento bellissimo. Lo ringrazierò sempre e gli sarò sempre riconoscente".

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