Un Parma incerottato strappa un punto, Suzuki para-tutto. In settimana i primi acquisti

Il punto conquistato dal Parma a Torino è senza dubbio guadagnato. Il bicchiere è mezzo pieno Per quanto il Torino sul campo non abbia dimostrato di esser superiore ai crociati, strappare un punto in trasferta nella situazione di emergenza che vive il Parma è quasi un'impresa. Ieri erano ben 9 gli assenti, a cui aggiungere due giocatori fuori rosa. Praticamente una formazione in più. Nelle difficoltà però, il Parma si è compattato, ha serrato i ranghi e disputato una prova di grande attenzione e applicazione. Il risultato alla fine parla chiaro, secondo clean sheet della stagione arrivato grazie ad un ottimo lavoro di sacrificio della squadra. Pecchia continua a sistemare le cose con piccole accortezze, in attesa di Bernabé, che rientrerà nella seconda metà di gennaio e potrà dare soluzioni diverse. Ieri, i crociati sono partiti con un classico 4-3-3, chiamando i centrocampisti agli straordinari, per poi virare su un più classico 4-4-2. L'arma segreta della duttilità è venuta ancora una volta in soccorso al tecnico crociato, che ora però ha estremo bisogno di rinforzi.

La società interverrà, su questo non c'è dubbio, ma Pecchia ha bisogno di giocatori adesso, che siano già pronti. Nelle prossime 5 gare, ci si gioca una bella fetta di salvezza contro Genoa, Venezia, Milan, Lecce e Cagliari. Ecco perché la dirigenza è al lavoro per stringere i tempi di un mercato destinato a entrare nel vivo negli ultimi giorni. Il Parma però, come detto, ha bisogno ora e quindi in settimana si proveranno a chiudere i primi colpi. Sempre più vicino il norvegese Lovik, che andrà a prendere il posto di Di Chiara. Un terzino di prospettiva, che almeno inizialmente avrà bisogno di tempo per adattarsi e pertanto è da aspettare. Il classe 2003 è atteso a Parma nelle prossime ore e potrebbe essere lui il primo acquisto. L'innesto più urgente però resta quello di un centrale: il Parma in queste ore sta valutando diverse alternative e la pista percorribile sembra quella di Vogliacco, anche se tra pochi giorni ci sarà la sfida proprio contro il Genoa.

Intanto però, il Parma si coccola uno dei colpi dell'ultima sessione di mercato. Un investimento importante che però inizia a dare frutti. Il punto di ieri infatti ha un nome e cognome: Zion Suzuki. Il portiere giapponese è stato decisivo nei momenti chiave del match, tenendo a galla il Parma con tre interventi sensazionali. Suzuki resta un giocatore da sgrezzare, talvolta un po' troppo veemente, ma la foga della giovane età si può perdonare ad un ragazzo che ha dimostrato di avere talento e personalità da vendere. Non dimentichiamoci che pochi anni fa Suzuki giocava ancora nel calcio asiatico, lontano dall'elite europeo, e ora alla prima stagione in Serie A si è trovato subito ad essere titolare e decisivo. Le qualità atletiche non gli mancano e si è visto dal primo giorno, il Parma continua a lavorare con lui per correggere anche qualche difetto che ancora si porta dietro. Ma per riflessi, potenziale e personalità, non c'è alcun dubbio: il Parma ha un bel diamante tra le mani.