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TMW RADIO - De Santis: "Vlahovic cartina di tornasole Juve, non credo Dybala si adeguerà"

TMW RADIO - De Santis: "Vlahovic cartina di tornasole Juve, non credo Dybala si adeguerà"TUTTO mercato WEB
giovedì 27 gennaio 2022, 19:33Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Lorenzo De Santis intervistato da Niccolò Ceccarini
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L'operatore di mercato Lorenzo De Santis è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "Credo che le condizioni per la cessione di Vlahovic siano state una sequenza di eventi sviluppatisi nell'ultima settimana. La Fiorentina aveva realizzato e condiviso l'idea di portarlo a fine stagione e poi piazzarlo al miglior offerente, ma dopo l'infortunio di Chiesa i bianconeri hanno fatto presente che prendere Scamacca adesso avrebbe escluso Vlahovic in estate. Quindi hanno detto all'entourage di accelerare, che ha detto alla Fiorentina che in estate non avrebbero accettato alcuna soluzione tranne quella bianconera. Ecco perché poi la Fiorentina è uscita allo scoperto, e per me ha fatto un'operazione di pregio".

Piatek più Cabral uguale Vlahovic?
"Dalla risposta passeranno i destini viola. Cabral può essere un investimento corretto, nelle coppe europee ha fatto vedere numeri interessanti. Secondo me però il valore suo, e di Ikoné, cominceremo a vederlo solo dalla prossima stagione. Questo il grande punto di domanda della Fiorentina".

Si aspetta altri movimenti per la Fiorentina?
"La ciliegina sarebbe Lo Celso, e da Buenos Aires mi arriva un'indiscrezione su un gradimento da parte sua. Credo che qualcosa ci sia, in questo momento".

Non guadagna troppo?
"A memoria prende tra i 2,5 e i 3 milioni di euro. Poi Conte è stato chiaro, quando è arrivato al Tottenham ha fatto una lista di giocatori che possono partire e l'idea di sgravarsi di parte dell'ingaggio per qualche mese può prendere piede".

Può fare la mezzala?
"Dà il meglio nella metà campo avversaria, negli ultimi anni è stato penalizzato da qualche infortunio".

Gosens all'Inter che operazione è?
"Se pensiamo che solo un anno e mezzo fa valeva 38 milioni e oggi l'Inter lo porterà a casa per 22, capiamo l'importanza dell'investimento per una chiave fondamentale del gioco di Gasperini. L'unico punto di domanda è sugli acciacchi fisici ma se pensiamo alle aspettative di inizio mercato dell'Inter, Gosens è qualcosa di più. In più si parla di Scamacca e Frattesi: programmano il presente pensando al futuro".

L'Inter ha strada libera per Scamacca?
"No, ma c'è un bel vantaggio sulle concorrenti. Non escludo che possa essere un nome per la Fiorentina qualora non fossero convinti da Piatek ma Marotta ha preso un vantaggio significativo".

La Roma farà qualcos'altro?
"Dovrebbe. Le ultime vittorie non cancellano le amnesie, la squadra va registrata in difesa. Il miglior acquisto, però, sarebbe il ritorno alla piena efficienza di Spinazzola".

Con Vlahovic alla Juve che ne sarà di Morata?
"Io sono sempre stato moratista, al netto di una lucidità sotto porta non ai massimi livelli è un giocatore che aiuta in tanti moduli tattici. Vero però che davanti la Juventus adesso ha un certo affollamento, qualcuno partirà. Non è detto però che non sia il Kaio Jorge di turno mandato a fare esperienza all'ultimo minuto".

Dybala accetterà lo stesso ingaggio di Vlahovic?
"Credo che sia una televonela dall'esito veramente incerto. Più passano i giorni e più la permanenza diventa complessa: il giocatore va per i trent'anni e discuterà un contratto top con richieste legittime. L'altra faccia della medaglia, però, è che negli ultimi anni purtroppo ha avuto tanti stop e questo impone riflessioni. L'arrivo di Vlahovic è sicuramente una cartina tornasole importante per gli ingaggi, ma non credo Dybala vada troppo incontro rispetto ai 10 milioni. Se devo puntare un euro, non lo vedo alla Juventus".

Che succede con Denis a Reggio Calabria?
"La Reggina è un cantiere aperto, in settimana è arrivato Stellone e bisognerà capire se porterà avanti il modulo precedente o cambierà qualcosa. La batteria di attaccanti è importante, se gioca a due punte allora la batteria si può confermare, ma sennò il mercato è fluido. Ci sono altre opportunità".

Dove?
"In Argentina, per un ritorno che obbliga a valutazioni personali oltre che sportive. In più, ogni società ha il cartello "prima si cede", e c'è una società che permetterebbe lui di rimanere anche in Italia ma la sua speranza è terminare la stagione a Reggio".

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