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Spettacolo da Champions: Napoli show, 5-2 alla Lazio. Un messaggio a Milan, Juve e Atalanta

Spettacolo da Champions: Napoli show, 5-2 alla Lazio. Un messaggio a Milan, Juve e AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 22 aprile 2021, 22:42Serie A
di Marco Conterio
Napoli-Lazio 5-2 al 90'

Gennaro Gattuso non parla neppure stavolta. Il Napoli è in silenzio stampa, sicché Rino ringhia e grida a bordo campo. Il Napoli non parla ma gioca e lo fa che è uno splendore, almeno fin quando non decide di staccar la spina e di ridar vita alla Lazio: settima vittoria nelle ultime dieci in Serie A, stavolta il 5-2 rifilato a una Lazio è una dimostrazione di gioco, voglia, ambizione, orgoglio. La copertina era 'spareggio Champions' e guidato dai colpi di un Lorenzo Insigne che ha gli abiti del Magnifico, tanto da arrivare con le due di stasera a diciassette marcature stagionali, consolida il quinto posto e va a -2 da Juventus e Atalanta e -3 dal Milan. Giusto per ricordare che il grande calcio ci si conquista col merito, Gattuso abbraccia tutti i suoi subito dopo il fischio finale, di orgoglio ma pure di rabbia per i rischi patiti una volta avanti di quattro reti.

LA LAZIO SI SVEGLIA TARDISSIMO Dall'altra parte la Lazio è leggera, morbida. Ne prende uno, due, tre, quattro. Dà sempre segnali di vita, ma il cuore batte troppo poco per arginare il Napoli. Il gol di Immobile sembrava solo quello della bandiera bianca, quando la resa era già suonata. Poi Milinkovic, su punizione, al settantacinquesimo, ha dato spettacolo e vigore a una partita altrimenti già pronta per finire nella pagina del giornale, ma viene sigillata da Osimhen nel finale. Intanto Inzaghi non c'è, sempre a casa per la positività. In panchina c'è Farris ma non è certo per questo che i biancocelesti s'affievoliscono all'inizio. Perché sperano e pensano pure che il fallo di Hysaj su Lazzari sia da rigore ma giusto prima della ripartenza ce n'era uno, per gioco più che pericoloso, di Milinkovic su Manolas. Di Bello al VAR vidima la decisione e dal dischetto Insigne segna subito al settimo. La Lazio subisce il colpo e ne prende subito un altro: stavolta Politano, frena e incrocia puntando un morbido Fares. Destro sul primo palo e Reina battuto, con lo spagnolo non certo nella sua miglior serata.

INSIGNE SHOW Insigne salirà a quota diciassette in campionato, il secondo timbro è una meraviglia: destro vellutato all'incrocio ma davanti Lucas Leiva, insufficiente alla stregua di Luis Alberto e Milinkovic, pur al netto della pennellata su punizione, e applausi dalla panchina e dai presenti al Maradona. Il quarto però è ancor più bello: perché il tacco con cui Zielinski brucia Lulic è di quelli da museo, la palla a rimorchio di quelle date con l'occhio di falco e il destro di prima, di forza, di rabbia, di precisione, di Mertens, è strepitoso. Reina è spettatore, ancora, e lo sarà anche nel quinto di Osimhen con un destro potente sul primo palo a chiudere la gara. E la Lazio? Al tappeto ma non doma, segnerà con Immobile, dopo tante incornate date sul muro azzurro, e con una pennellata di SMS da fuori area da calcio piazzato. Troppo poco. Troppo Napoli. Che dà un messaggio Champions ben chiaro.

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