Roma, Paredes: "Di Dybala non parlo. Io ho vissuto due mesi difficili ma ora sono felice"
Leandro Paredes, centrocampista della Roma, ha così analizzato in conferenza stampa la vittoria per 5-0 sul Parma: “Cerco di allenarmi al meglio possibile. Lui mi ha dato sicuramente la fiducia di cui avevo bisogno nel momento in cui è arrivato. Ho solo parole di ringraziamento per lui e spero di continuare così, dando ancora il mio contributo alla squadra”.
La Roma ha trovato una sua identità?
“Sicuramente, ma in tutti i sensi, penso che oggi abbiamo fatto una grande partita. Abbiamo sofferto poco, forse solo qualche contropiede, ma per il resto credo che abbiamo giocato come dovevamo. Era la partita che dovevamo fare, soprattutto dopo quella contro il Como, quindi siamo davvero contenti”.
Cosa è successo sul rigore?
“La punizione, prima di calciare, voleva fare la tripletta, quindi ha calciato lui. Quando ha segnato il secondo gol, si è avvicinato e mi ha detto di calciare. Approfitto per ringraziarlo”.
Sarebbe disposto a rinnovare con la Roma? Avete paura che Dybala possa andare via a gennaio?
“Su di lui non posso dire nulla, perché ci sono altri giocatori, altri compagni, e non parlo mai di cosa possono fare. Ovviamente, noi che apparteniamo al Real, abbiamo un giocatore di livello altissimo, quindi ogni giorno, ad ogni allenamento e partita, cerchiamo di dare il massimo. Per quanto riguarda me, ho sempre vissuto la mia vita e la mia carriera giorno dopo giorno, e continuerò a farlo anche qui. Sono felice, davvero contento di essere a Roma, sto giocando tanto e stiamo facendo bene, quindi continuerò a vivere la mia vita in questo modo”.
Si sente evoluto come giocatore dopo essere stato allenato da De Rossi?
“Sì, cerco sempre di continuare a imparare, penso che nel calcio non si smetta mai di imparare. Ho avuto la fortuna di avere Rossi come compagno e poi come allenatore, e lui mi ha insegnato tantissimo. È un giocatore che ha avuto una carriera straordinaria in quel ruolo, quindi ho sempre cercato di approfittare della sua esperienza. Oggi Ranieri mi sta dando la stessa fiducia che mi ha dato lui, quindi sono davvero contento e spero di continuare su questa strada”.
Si sente un leader di questo gruppo? Pensa già al derby?
“Mi sono sempre sentito un giocatore importante in questa Roma. Quando sono arrivato, il mio allenatore e i miei compagni mi hanno fatto sentire subito parte della squadra. Ovviamente, con Mourinho, Daniele e ora con Ranieri, mi sento ancora più coinvolto, ma in generale mi sono sempre sentito importante per questa squadra e spero di continuare così. Per quanto riguarda il derby, come ho appena detto, vivo la mia carriera e la mia vita giorno per giorno, quindi prima pensiamo al Milan”.
Cosa sta mancando a Soulé? Può prendersi la Roma?
“Sì, sicuramente non ho dubbi su questo, perché ha giocato nelle prime squadre, è molto giovane e sicuramente avrà tantissimo da imparare accanto a Paulo. Può imparare molto e sono sicuro che farà molto bene a Roma”.
C’è stato un momento in cui ha pensato che il legame con la Roma potesse rompersi?
“Ho passato due mesi molto, molto difficili. Io e la mia famiglia, non è stato per niente facile quello che stavo vivendo, perché venivo da due stagioni in cui ho sempre giocato. Non giocare nemmeno un minuto è stato veramente difficile, però ho continuato a lavorare duramente per migliorarmi, e ora che la situazione è cambiata mi sento molto contento”.