Ribery: "Credo alla salvezza della Salernitana. Scudetto? Spero vada al Milan e a Ibra"

Lunga ed interessante intervista di Franck Ribery a Sky Sport, nella quale il francese ha trattato temi legati alla Salernitana ma pure all'attualità del mondo del calcio: "Sono innamorato del calcio, fin da piccolo. Per me è una passione, una cosa che ho dentro al cuore, una cosa che hai o non hai.
Il mio futuro?
"Non so se il prossimo anno smetterò, dipenderà da come mi sentirò. Per me è importante essere felice la mattina quando vado all'allenamento. I tecnici preferiti? Mi piace Ancelotti, come persona e come lavora. Apprezzo Heynckes, con cui ho vinto tutto al Bayern".
La salvezza della Salernitana?
"Sappiamo cosa dobbiamo fare in campo, abbiamo ancora 6 mesi e tante partite da giocare. Non posso lasciare solo il mio gruppo, la mia squadra. Sono arrivate tante persone nuove, staff, allenatore, giocatori, presidente e dirigenti e abbiamo visto già qualcosa di buono. Crediamo a questo obiettivo, se continuiamo così nella vita può arrivare tutto".
Il trasferimento di Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus?
"Quando sono stato a Firenze ha fatto qualcosa di incredibile. Ha capito di continuare così, perché ora è alla Juve che è una grande società e una grande squadra, c'è una pressione più grande su di lui. Non deve pensare troppo, solo lavorare come ha sempre fatto perché ha qualità e mentalità. La rabbia dei tifosi viola? Sono ancora arrabbiati con Dusan, ma forse hanno capito che il calcio è così".
Chi vince lo Scudetto?
"Spero che vinca il Milan perché Ibra se lo merita per quello che ha fatto e per quella che è stata la sua carriera".
Favorite in Champions League?
"Il Bayer Monaco, il Liverpool e forse anche il PSG. Dipende solo da loro perché hanno una squadra forte con grandi giocatori. Lewandowski è il numero uno, ha segnato tantissimo e lavora molto, gli piace aiutare la squadra e in questo i campioni fanno la differenza. Mbappe è il migliore oggi? Sì, è sicuro che c'è la qualità ma non si monta la testa. Per lui è un piacere giocare, fa il suo lavoro e si diverte. E per noi è un paicere vederlo".
Il mio rendimento e l'impatto di Nicola?
"So di dover fare di più, ora ho l'obiettivo di salvare la Salernitana. Cosa ho detto a Nicola? Mi è piaciuto coi suoi discorsi. Ha passione e cuore. Ha parlato ai giocatori come se fossimo una famiglia, un gruppo. Il suo messaggio arriva, ti dà adrenalina, forza e motivazione".
