Raiola: "Pogba via da Manchester? Parlavo dell'estate, difficilmente i big si muovono a gennaio"
E' Mino Raiola uno dei protagonisti del Golden Boy 2020, istituito come sempre da Tuttosport. Al noto procuratore va il premio Best European player’s agent: “Fa piacere, vuol dire che qualcosa di buono facciamo. Sono orgoglioso dei miei giocatori”.
Su De Ligt: “Non è mai banale, onesto in tutto quello che fa. È un leader nato, prende le decisioni giuste per se stesso e per il gruppo. È uno di quelli che non fa discutere e mette d’accordo tutti. Vedo questo grande futuro di poter gestire un paese”.
Su Pogba: “Avrà sicuramente un bel futuro, non leggo il futuro ma il presente. In Inghilterra sono molto sensibili quando si parlo di Pogba purtroppo. Io ho espresso il mio parere, credo sia chiaro quello che ho detto. Parlavo dell’estate, difficilmente i grandi giocatori si muovono a gennaio. Vediamo cosa succede in estate”
Su Balotelli: “Può essere fondamentale per il Monza. Il segnale di Galliani e Berlusconi è di puntare alla Serie A. Lui ha grandi potenzialità, ora è indietro dal punto di vista della condizione ma avere uno come lui è un segnale importante”.
Su Galliani: “Quando si arrabbia si arrabbia… Il nostro rapporto è nato a una premiazione di Zlatan e lui mi accuso di non contattarlo mai. Da lì poi è nato rapporto molto importante. Quella di Barcellona è stata un’operazione difficile, non era facile portare via Zlatan da lì ma ci siamo riusciti con una bella operazione”.
Su Ibra: “Ho visto altri giocatori veramente stanchi che non ce la facevano più a portare avanti l’energia positiva che serve. Non l’ho mai vista in Zlatan questa stanchezza, per me può giocare ancora facilmente cinque anni, poi presidente di qualcosa per cambiare il mondo. Io mi pento solo dei due anni in America dove ha sprecato tempo. Io ho un bel rapporto con lui, grandi emozioni. Ma un po’ così con tutti i miei giocatori. A lui dobbiamo far credere che è il più bello, il più bravo e così facciamo. Ibra non è così duro come sembra. Ha un cuore molto tenero, non per me ma per gli altri sì”.
Su Paolo Rossi: “L’Italia ti ha dato le soddisfazioni di essere un paese unito. Essendo all’estero ti porta gioia un Mondiale vinto. Paolo Rossi è stato quel giocatore di assoluta classe anche nel comportamento e nella vittoria. Ha fatto vedere che siamo un paese di grande classe”.