Per Ciro Ferrara l'Atalanta è una certezza: "Può ripercorrere le orme della Samp del '91"
"È un campionato molto interessante, c'è grande equilibrio e anche i risultati di ieri lo dimostrano. In questo momento lì davanti sono in tante le squadre che possono lottare per questo obiettivo". Così Ciro Ferrara, ex difensore di Napoli e Juventus, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla lotta scudetto, quest'anno più incerta che mai.
Il Napoli può arrivare fino in fondo? "Trovatemi un motivo perché non possa farlo. Conte ha ridato fiducia all'ambiente intero, in primis ai giocatori. Conoscendo Antonio, sono sicuro che cercherà di mantenere l'attenzione molto alta fino alla fine. Cercherà in tutti i modi di raggiungere questo obiettivo. Conte ha sistemato la fase difensiva, sono convinto che nonostante l'assenza importante di Buongiorno, credo che possa mantenere il trend difensivo".
Ti sta deludendo la Juve? Cosa ne pensi di Vlahovic? "Vlahovic è un giocatore che andrà sempre in doppia cifra. Sul legare il gioco con la squadra, invece, ha tanti margini di miglioramento e dovrà farlo. Dovrà migliorare anche le sue reazioni quando viene sostituto, deve ancora crescere. Ci sono dati oggettivi sulla Juve: tanti pareggi, non è un problema di Thiago Motta o di altro, sono le aspettative più che altro. È stato mandato via un allenatore vincente come Allegri, perché si aveva la necessità di avere un calcio diverso. Come sempre, sono i risultati che danno sempre ragione o meno a un ambiente intero e ora Juve è costretta a rincorrere. Ieri ha ottenuto una vittoria importantissima, non importa come sia arrivata".
Volatona scudetto fino alla fine? "Gennaio è un mese di scontri diretti veramente interessante. L'Atalanta avrà alla prossima Lazio, poi Juve e Napoli. A fine gennaio avremo un'idea più chiara. Inter, Atalanta e Napoli hanno qualcosa in più. Inter quest'anno più orientata alla Champions? Non credo".
La favola dell'Atalanta: "Sarebbe una storia incredibile. Non è più una sorpresa, è una certezza. Soltanto complimenti alla società, ma anche a un allenatore che ormai da tanti anni siede sula stessa panchina, eventi ormai più unico che raro. Potrebbe giocarsela fino alla fine e magari ripercorrere altre bellissime storie, come quella della Sampdoria nel '91".