Pareggio un po' amaro per l'Udinese a Verona: intanto Runjaic si gode Solet

L’Udinese chiude il suo girone d’andata con un pareggio a reti bianche contro l’Hellas Verona che lascia un po’ di amaro in bocca. La sensazione di poter vincere è stata concreta, ma non è arrivata la zampata giusta nemmeno dopo il rosso a Serdar, che ha ridotto al minimo la pericolosità di una squadra scaligera non particolarmente ficcante ma capace di restare comunque quadrata in campo per tutti e novanta i minuti. C’è anche un pizzico di sfortuna con Montipò che con un gran riflesso spedisce sulla traversa il tiro di Atta, che sembrava aver trovato la traiettoria giusta.

Nelle scelte iniziali Kosta Runjaic decide che è già il momento giusto per schierare dal primo minuto Oumar Solet, rinforzo per la difesa tesserato già a settembre dopo la rescissione con il Salisburgo e ora utilizzabile. Per il resto si segnalano due staffette, Kamara e Payero prendono il posto di Ekkelenkamp e Zemura. Il perché del ritorno dell’ivoriano è presto detto: è chiamato a contenere l’estro e la velocità di Tchatchoua.

Il primo tempo vive di bassi ritmi e poche emozioni. Tutt’altra storia nel secondo invece, con le due squadre che finalmente iniziano a provare qualcosa in più in fase di spinta. Solet si conferma difensore estremamente solido, mentre Thauvin, in una gara dove si abbassa anche più del normale per dare ritmo al giro palla, prova a inventare. Nei duelli viene fuori una partita aperta a ogni risultato, ma il rosso a Serdar cambia l’inerzia, lasciandola tutta per i bianconeri. Lucca, il subentrato Sanchez, Atta, hanno in diversi l’occasione per sbloccare il punteggio, ma arrivano diversi errori che fanno svanire occasioni anche ghiotte.

Da qui un po’ di amarezza nelle parole di Runjaic, che forse anche stavolta attarda un po’ i cambi e aspetta qualche minuto di troppo per aumentare il peso offensivo della squadra con uno tra Sanchez e Iker Bravo. La gara dà ancora segnali positivi, ma per ora manca all’Udinese quel qualcosa in più che gli permetta di fare un definitivo salto di qualità. Intanto i bianconeri girano a quota 25 punti, un bottino inatteso da tanti a inizio anno e che conferma comunque la bontà del lavoro svolto in questi mesi dai bianconeri.