Nicolini: "Roma, Dovbyk l'attaccante giusto. 20 gol? Può farli in Italia, ad una condizione"
Artem Dovbyk si immerge nel mondo giallorosso: il giocatore è arrivato oggi a Roma in tarda mattinata e si appresta a diventare un nuovo giocatore dei capitolini a tutti gli effetti. In esclusiva per TuttoMercatoWeb è intervenuto per parlarci di lui Carlo Nicolini, che dal 2004 al 2016 e poi dal 2020 e fino a poche settimane fa ha lavorato allo Shakhtar Donetsk, iniziando come preparatore atletico per poi divenire direttore sportivo al fianco di Dario Srna. Del mercato ucraino insomma, ne capisce un bel po'.
Immaginiamo non l'abbia sorpresa l'impatto che Dovbyk ha avuto in Spagna: che ne pensa del nuovo acquisto della Roma?
"Dovbyk è un giocatore che non scopro certo io, chi guarda calcio lo ha scoperto due o tre anni fa. Il problema di noi italiani spesso è che aspettiamo sempre fin troppe conferme: il ragazzo era stato segnalato in tempi non sospetti, quando i prezzi erano più fattibili per tutti, bravi quelli del Girona a prenderlo. Detto questo, è ovviamente un ottimo giocatore. Se alla Roma Dybala e Soulé riusciranno a saltare l'uomo ed a fare gli assist di cui sono capaci beh, troveranno al centro un ottimo finalizzatore. La Roma porta a casa un tridente offensivo molto importante".
Avrà bisogno di ambientarsi?
"Parliamo di un giocatore che ha fatto molto bene in Spagna, che sappiamo essere un campionato non semplice. Lì però si punta più a fare gol che a non riceverne, gli attaccanti sono dunque avvantaggiati. Da questo punto di vista insomma potrà avere qualche difficoltà da affrontare, anche per il fatto che dicevo della sua quotazione: le aspettative su di lui saranno molto alte. Non è un ragazzino, ha sicuramente l'esperienza per gestire queste pressioni. Sono curioso anch'io di vederlo a Roma".
La Roma è una delle squadre più adatte a valorizzarne il talento, considerando la filosofia di De Rossi?
"Sicuramente, perché lui ha fatto bene prima con il Dnipro proprio per un determinato tipo di gioco e poi l'anno scorso a Girona, dove ha trovato il connazionale Tsygankov, che è un'ala su lei che salta l'uomo e che mette tanti assist. Dunque da questo punto di vista lo vedo integrarsi molto bene con le caratteristiche di Dybala e Soulé, che obbligheranno le difese a raddoppiare su di loro e che sanno mettere assist invitanti. Nell'uno contro uno con i difensori può far valere veramente le sue qualità fisiche e di rifinitore. Credo che la Roma abbia scelto il centravanti giusto".
Ce lo vede a fare 20 gol in Italia già al primo anno?
"Glielo auguro, anche se penso che possa fare fatica a raggiungere subito queste cifre, non tanto per le sue caratteristiche quanto per il fatto che in Italia conta molto non prendere il gol. Dipende anche da come partirà la Roma: se arrivano subito risultati ed entusiasmo allora ce la può fare. Lui poi è rigorista: ogni anno ne mette a segno 4-5. Vedremo anche le richieste di De Rossi, se vorrà più sponde per i compagni o che si concentri sulla finalizzazione. Più che 20 gol di Dovbyk, guarderei ai tanti gol che può fare il reparto offensivo che sta nascendo".
Che ne pensa della lotta Scudetto per il prossimo anno? La Juve sta colmando il gap con l'Inter?
"Secondo me sta puntando sulle cose giuste per rinforzarsi e colmare il gap, sì. Si è mossa bene e con i tempi giusti sul mercato. Ha lasciato andare quelli che non avevano più moltissimo da dare, quindi parte con un ciclo nuovo, con le idee chiare. Ovvio poi che la compattezza dell'Inter, abile nell'aver mantenuto tutti i pezzi dorati, farà si che i nerazzurri saranno nuovamente favoriti. Però poi vedo la Juventus lottare e le altre distaccate. Il Napoli ha Conte e con un mercato abbastanza interessante può ridurre il gap, anche se ridurre 41 punti non è semplicissimo. Non dimentico l'Atalanta al secondo scalino insieme agli Azzurri, con Roma e Milan come outsider e magari una fra Lazio, Bologna e Fiorentina".