Napoli da ripresa sulle note di Conte: 4 gare vinte nei secondi tempi grazie alle sue mosse
Quanto merito di Antonio Conte c'è nel Napoli capolista? Tantissimo, ovviamente. Ma forse anche più di quanto si pensi. Perché basta analizzare le otto partite di campionato fin qui disputate per rendersi conto che grazie alle sue mosse fatte a gara in corso - di solito nella fase iniziale del secondo tempo, a volte addirittura all'intervallo - sono quasi sempre azzeccate. E lo testimonia il fatto che, con Empoli, sono già quattro i match che il Napoli porta a casa nelle riprese, le seconde frazioni di gioco, perché l'allenatore salentino ha costruito una formazione camaleontica, difficile da leggere.
L'esempio di Empoli e i moduli di riserva
Comincia col 4-2-4, con McTominay come sempre accanto a Lukaku, ma nel secondo tempo cambia. Lo scozzese si abbassa, va a centrocampo, si affianca a Gilmour e Anguissa, il Napoli va di 4-3-3 (4-5-1 in fase passiva) e convince di più. Una mossa pensata in anticipo e ponderata durante le difficoltà del primo tempo. Conte gioca coi moduli, ne ha tanti di riserva: dal 3-4-2-1 delle prime partite al 4-2-4 che diventa 5-4-1 in fase difensiva (fondamentale il lavoro di Politano), fino al 4-3-3 della ripresa al Castellani. Il Napoli ha varie facce e altre ancora nascoste affinché gli altri non possano mai riconoscerlo.
Conte nella testa
Cosa abbia detto resterà un mistero. Di sicuro avrà toccato tutte le corde possibili, dall’aspetto tattico (evidente nella nuova disposizione) a quello emotivo, psicologico, emozionale. Conte sarà entrato nella testa dei giocatori, li avrà caricati e motivati, oltre ogni possibile forma. Nella sostanza ha fatto gol. Il Napoli del secondo tempo ha mostrato un atteggiamento completamente diverso. Era successo già col Parma, a Cagliari, nell’ultima col Como prima della sosta. Il Napoli rinasce nella ripresa e blinda i successi o li conquista. A scriverlo è il Corriere dello Sport.