Morata spiega: "Non voglio essere triste né piangere. Oggi sono completamente guarito"
Alvaro Morata ha affiancato il CT De la Fuente nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la Danimarca: "Premetto che vorrei smettere di parlare dell'argomento dell'intervista dell'altro giorno. Ho realizzato un documentario che potrete vedere tutti. Otto giovani su dieci soffrono di queste cose e molte persone hanno paura di dirlo apertamente. Il mio obiettivo non è quello di essere triste, né piangere, né lamentarmi. Accetto ogni tipo di critica sul mio lavoro, sto bene, sono completamente guarito e molto felice di essere qui".
Gruppo e infortuni: "Ti fa capire perché siamo stati campioni d'Europa. Sono pezzi fondamentali di questo gruppo e la cosa più difficile è fare squadra. Qualsiasi infortunio, come quello di Carvajal, ferisce l'anima. Conosco Carva e Rodri da molto tempo: quando ho visto cosa è successo a Carvajal, il mio cuore si è raggelato, ho adorato il fatto che siano venuti a trovarci. Spero che abbiano la migliore guarigione possibile perché li amiamo moltissimo e abbiamo bisogno di loro".
Il contratto del CT: "È un allenatore che ha fatto la storia e dobbiamo riconoscerlo. Il tecnico si è guadagnato la facoltà di parlare e noi dobbiamo ascoltarlo, perché è campione della Nations League e campione d'Europa. È normale che dica quello che pensa e lo pensiamo anche noi".
Presente e futuro: "Se devo essere sincero, nella mia testa l'Europeo era l'ultimo torneo con la Nazionale. Ma i compagni e l'allenatore mi ha chiesto di continuare ed eccomi qui. Quando ti senti importante sei felice, e io sono felice".
Mondiale: "Vorrei che il Mondiale fosse il mese prossimo. Penso che ci siano delle squadre incredibili. Qui c'è un'atmosfera che raramente ho visto nel mondo del calcio. Questa settimana mancavano sei titolari degli Europei, ma guardando il livello di chi c'è capisci che la Spagna ha futuro, ha tante stelle".
Pensiero per Nadal: "Sono spagnolo e sono orgoglioso di ogni angolo della Spagna. Ebbene, cosa dire di Rafa Nadal: sono cresciuto incollato alla TV per guardarlo. Ha una stoffa diversa ma sono sicuro che anche lui ha avuto momenti difficli".
I fischi del Bernabeu. "Nessuno è preparato per una cosa del genere, era una situazione che non ero preparato a gestire".