Milan senza futuro: i problemi non possono essere risolti da chi li ha creati
Tutto quello che sta succedendo al e nel Milan negli ultimi mesi è molto grave. Ieri se ne è avuta l'apoteosi in negativo: festa dei 125 anni quando già non c'era niente da festeggiare, partita di una noia mortale e contestazione fortissima dei tifosi a fine partita. Che cosa si festeggia? Al Milan, sicuramente, niente. Anzi: la situazione è talmente grave che, anche se la partita di ieri fossero andate bene, in pochi avrebbero festeggiato comunque.
Problemi
La cosa molto grave che mi è venuta da pensare mentre guardavo ieri la partita dalla tribuna stampa di San Siro è che la speranza che le cose possano cambiare è veramente residua. Perché la realtà dice che i problemi sono stati creati da proprietà e dirigenza e che, fin quando ci saranno questa proprietà e questa dirigenza, i problemi non si risolveranno. Magari si allevieranno, magari aumenteranno, ma difficilmente si risolveranno. Perché, molto semplicemente, i problemi non li può risolvere chi li crea.
Quali
E questa proprietà, rappresentata da Gerry Cardinale e da Zlatan Ibrahimovic, ne ha creati veramente tanti in pochi mesi di gestione: un allenatore evidentemente non adatto alle ambizioni del club e mal digerito da quelle dei calciatori, dichiarazioni sempre molto al limite e mai confermate dai fatti, una rosa costruita male senza ricambi, giocatori e allenatore lasciati a sé stessi in una situazione molto critica per tutti. Come si possono risolvere tutte queste cose?