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Milan, Abraham: "Henry il mio idolo nel calcio, i miei genitori quelli fuori dal calcio"

Milan, Abraham: "Henry il mio idolo nel calcio, i miei genitori quelli fuori dal calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 4 settembre 2024, 15:45Serie A
di Simone Lorini

Tammy Abraham, ultimo arrivo rossonero nel mercato estivo che si è concluso qualche giorno fa, ha parlato ai microfoni di MilanTv: "E' una parte fondamentale, non sono nessuno senza Dio, non siamo nessuno senza di lui. Anche prima di arrivare al Milan ho pregato ogni giorno nella speranza che potesse succedere qualcosa per me. Non potrei essere più grato di essere arrivato in un club così prestigioso ed è grazie a Dio. Arrivare al Milan è un sogno, è un onore. Sono cresciuto seguendo questo fantastico club, con le sue glorie. Ho giocato contro il Milan in passato, ora sono contento di giocare per loro".

Sui suoi idoli:
"La mia famiglia era molto tifosa dell'Arsenal e io sono cresciuto guardando molte partite dell'Arsenal e Tierry Henry era il mio idolo. E' vedendo lui che ho voluto fare l'attaccante. Ancora oggi cerco di copiare alcuni suoi movimenti. Ma ci sono così tanti grandi giocatori, come Ronaldo, Drogba che ho avuto la possibilità di vedere ogni settimana. Ci sono tanti grandi attaccanti che hanno giocato in questo grande club ed è bello che possa seguire le loro orme. Idoli fuori dal calcio? I miei genitori, sono stati fonte di ispirazione tutta la vita, hanno fatto sì che rimanessi concentrato, così come mio fratello e mia sorella, a raggiungere i miei obiettivi".

Sul rapporto con la sua famiglia:
"Quando hanno capito che io e mio fratello volevamo diventare calciatori? Quando abbiamo iniziato a rompere qualsiasi ornamento in casa. Ogni giorno io e mio fratello rompevamo lampade con la palla. Da lì hanno capito cosa volevamo diventare. Mio fratello ci hanno messo un po' di più, io ho iniziato prima, lui era più interessato alle macchine fino a che non si è interessato al calcio. Nella mia famiglia si respirava calcio, guardavamo le partite insieme ogni weekend. Anche mia sorella probabilmente oggi guarda più partite di me. E' bello stare insieme e avere una passione comune".

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