Malore per Edoardo Bove, gli specialisti spiegano il caso e i possibili sviluppi
All'interno di Maracanà su TMW Radio nella giornata di ieri è stato dato ampio spazio al malore accusato da Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter di domenica sera. Questi i pensieri degli ospiti della trasmissione:
Sandro Petrolati, direttore servizi cardiologici integrati dell'Ospedale San Camillo di Roma: Sotto questo tipi di eventi ci possono essere tante cose, che vanno indagate con attenzione. A volte ci sono malattie congenite difficile da diagnosticare. Se dobbiamo fare una considerazione è che dobbiamo fare in modo che lo sport sia sempre più protetto. La nostra medicina sportiva ha molta più attenzione rispetto ad altri Paesi, ma nonostante questo può sempre scappare qualche caso che ha una forma congenita difficile da trovare. Trovare in tutte le persone che fanno sport chi ha una predisposizione per l'arresto cardiaco non è possibile farlo, nonostante il livello di controlli. Tornare a giocare? Dipende da quello se si trova. Se è stato un caso occasionale senza una patologia, c'è la possibilità che torni".
Ivo Pulcini, direttore sanitario della Lazio e specialista in cardiologia e medicina dello sport: ""Solo in Italia colpisce 60mila persone l'anno. L'arresto cardiaco avviene per una fibrillazione ventricolare, e può dipendere da vari fattori, generici o di altra natura. La cosa molto importante da dire è che la preparazione alle manovre salvavita deve essere un patrimonio culturale delle giovani generazioni, nella vita di tutti i giorni e negli sportivi. Se i calciatori sono formati, come abbiamo visto a Firenze, ecco che l'intervento può essere tempestivo e importante. Il segreto sono i minuti che passano. Se si accorge di tutto in giocatore, prima si interviene e prima la persona torna in vita, come è successo. Se viene usato il defibrillatore non si può tornare a giocare? Abbiamo il caso di Eriksen...Ora gioca con un device, anche se non può farlo in Italia viste le regole severe che ci sono qui rispetto all'estero. Non darei però questo verdetto ora, bisogna fare tutti gli accertamenti, perché ogni caso non può essere paragonato ad altri. Se non ci sono controindicazioni, non vedo alcun problema per tornare a giocare. Basso livello di potassio? E' più facile che si scateni un evento del genere con questi livelli bassi, forse non era ben idratato il corpo ma non credo, visto che è uno sportivo e conosce certe cose. Forse non si è idratato bene o non ha mangiato ultimamente prodotti ricchi di potassio".