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Lucescu su Inter-Shakhtar: "Sarà individualità contro collettivo. Pirlo diventerà grande tecnico"

Lucescu su Inter-Shakhtar: "Sarà individualità contro collettivo. Pirlo diventerà grande tecnico"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 13 agosto 2020, 14:55Serie A
di Andrea Losapio

Mircea Lucescu, ex allenatore di Inter e Shakhtar Donetsk, è il nuovo tecnico della Dinamo Kiev. "Prima di tutto devono sapere perché l'ho fatto. Dovevo tornare in campo, dare emozioni, dare qualcosa ai giovani. Prima di morire è bene vivere, ho deciso di fare così. Per Shakhtar rimango una leggenda ma avevo bisogno di competizione, stare in campo, sentire l'atmosfera. Perché il calcio è molto bella. Non è una questione di contratti, di niente, solo di ritornare a lavorare. Credo sia un bell'esempio per tutti quelli di 70 anni: possono ancora vivere e dare tanto ai giovani".

Come si batte lo Shakhtar?
"È difficile, perché sono arrivati a un'organizzazione di gioco, ci sono calciatori e un sistema di gioco che è sempre quello, un livello tattico molto alto. Non sarà facile per l'Inter. Sarà molto interessante fra una squadra che ha gioco e organizzazione, contro un'Inter che ha individualità. Noi abbiamo creato un sistema molto importante, con difensori ucraini dietro, con giocatori offensivi brasiliani che hanno qualcosa sul piano tecnico".

Quanto è legato alla Coppa UEFA del 2009?
"C'è tempo per vincere un altro trofeo. Potevamo farlo di nuovo ma abbiamo perso la semifinale contro il Siviglia. Ora lo Shakhtar, vedendo le altre, ha possibilità di vincerlo".

Ci indica un punto debole?
"In questo momento loro sono nettamente superiori nel campionato ucraino. Lo Shakhtar non è cambiato molto in questi anni, c'è sempre la stessa idea di gioco. Le ripartenze dell'Inter possono fare male allo Shakhtar".

È stupito di Pirlo allenatore?
"Era un giocatore molto equilibrato, non poteva stare fuori dal campo. Pirlo e Baronio erano amici, non è una sorpresa ritrovarli insieme. Sono convinto farà molto bene, ha una grandissima esperienza internazionale".

Chi è il giocatore più pericoloso?
"È cresciuto molto Alan Patrick, è tornato quando lo Shakhtar ha lasciato andare Douglas Costa, Teixeira e Mkhitaryan. È fondamentale a metà campo, gli altri dipendono da quel che capita. Lui e Marcos Antonio sono bravissimi. Marlos è eccezionale, con Taison. E poi Junior Moraes fa gol sempre, questi ultimi tre sono i più importanti. Non dimentichiamo Kovalenko".

Tiferà Inter?
"Allo Shakhtar ci sono i miei ragazzi, mentre l'Inter è la mia squadra italiana. Forse cambierà qualcosa con Baronio alla Juventus".

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