LIVE TMW - Nico Gonzalez: "Colpo più costoso della Fiorentina? Una responsabilità, non un peso"
La Fiorentina presenta Nico Gonzalez, esterno argentino arrivato dallo Stoccarda per una cifra finale che, con i bonus, potrebbe raggiungere i 27 milioni di euro. L’acquisto più costoso della storia viola prende la parola dal Circolo dei Canottieri a Firenze, location scelta per la presentazione ufficiale a stampa e tifosi. Segui la diretta testuale su TMW.
Ore 16.56, inizia la conferenza stampa
Uno stimolo o un peso essere il giocatore più costoso della storia viola? "Non sento pressione, so di avere una grande responsabilità per giocare in questa città e in questa squadra. Cercherò di dare il massimo in ogni partita e in ogni giocata, col gruppo cercheremo di fare il meglio e di portare la Fiorentina il più in alto possibile".
Un pensiero su Messi al PSG? "Ci ha sorpreso a tutti... Nessuno immaginava che avrebbe lasciato il Barça ma oggi è a Parigi. E' il giocatore più forte del mondo, per noi sarà bello continuare a godercelo".
Il prossimo sogno dopo la Copa America? "E' stato realmente un sogno, erano 28 anni che non vincevamo. Me la sono goduta e mi sono divertito tanto. Ora sono qua in Italia e penso al giorno dopo giorno, non voglio fare il passo più lungo della gamba. Mi impegnerò al massimo, voglio dare il massimo per questo gruppo. Siamo una buona squadra e daremo il massimo per dare allegria ai tifosi viola".
Cosa prova ad essere qua? Conosce la storia degli argentini a Firenze? "Ho scelto la Fiorentina perché mi segue da tanti anni, ho sentito questa vicinanza. E' un grande club, una delle squadre in cui tutti vogliono giocare. Sono felice e ora aspetto l'inizio del campionato per mostrare quello che valgo".
Il ruolo preferito? "Uno quando gioca al calcio è felice, a prescindere dalla posizione. Ovunque giocherò mi andrà bene, starò dove servirà all'allenatore. Ho giocato soprattutto a sinistra, ma mi piace accentrarmi e puntare la porta. Sinistra o destra per me non cambia".
Il mister le ha chiesto di stare più vicino alla porta? "Giorno per giorno, passo dopo passo, poi nel momento giusto cercherò di segnare e fare assist, aiutando la squadra. Dipenderà dalle gare, se dovrò stare vicino alla porta per tentare di segnare lo farò con allegria".
Quali sono le sue condizioni fisiche? Pronto a giocare titolare? "Sto molto bene fisicamente, ho fatto la Copa America e sono davvero soddisfatto, mi sento pronto per giocare".
Cosa ha imparato da Di Maria? "Parlo molto con lui, lo ammiro da quando sono bambino. Essere con lui e confrontarmi con lui è un lusso e mi rende orgoglioso. Poi chi gioca gioca, a prescindere dall'essere in campo è motivo di Allegria".
Ha sentito e conosce la storia di Daniel Bertoni? "Sinceramente non ci ho parlato, magari se domani ci sarà la possibilità lo farò. Essendo un campione del Mondo c'è solo da fargli i complimenti".
Quali sono le caratteristiche che piacciono a Scaloni e il dualismo con Di Maria? "Non saprei, dovreste chiederlo al ct. Io cerco solo di dare il massimo. Giochiamo con allegria, poi cii sono caratteristiche diverse, uno può essere più veloce e l'altro più lento, qualcuno più bravo nel gioco aereo e qualcuno un po' meno ma sceglie sempre il mister. Io sono rimasto contentissimo della Copa e di aver giocato tanto, non me lo aspettavo".
Quale ruolo hanno svolto Burdisso, Pezzella e Martinez Quarta nell'arrivo a Firenze? "Tutti loro hanno influenzato molto la scelta. Ci ho parlato anche in Nazionale, gli ho fatto molte domande e mi hanno dato la spinta decisiva a fare questo passo, ad essere qua. Loro sono stati subito felicissimi della scelta, quindi hanno avuto un'influenza decisiva anche perché mi hanno raccontato cose bellissime".
Perché la scelta della Serie A rispetto alla Premier? "Avevo proposte dall'Inghilterra, ma le ho rifiutate perché sentivo che non sarei stato felice come qua. Ora voglio adattarmi alle richieste del mister e godermi questa esperienza dimostrando le qualità sul campo".
Com'è stata la sua crescita calcistica dall'Argentina alla Germania? "Ho iniziato a 7 anni e il passaggio alla Prima Divisione non è stato così complesso. Poi il passaggio in Germania è stato durissimo, sono stato molto male lì. Inizialmente pensavo che sarebbe stato tutto semplice, in realtà ho capito subito che non stavo bene fisicamente, avevo dei problemi. E' un'esperienza che mi è servita comunque per essere felice oggi. Ora sono già felice, so che la mia famiglia sarà felice".
Le prime impressioni su Italiano? "Quando ci alleniamo sento di poter fare quello che mi chiede il mister con tanta libertà. Non vedo l'ora che arrivi la prima partita, voglio cercare di impressionare l'allenatore e i tifosi cercando di divertirmi e godermela, sempre con questa felicità che mi sta accompagnando".
Ore 17.21, termina la conferenza stampa