LIVE TMW - Juve, Allegri: "Ho parlato con proprietà e dirigenza. Per quanto mi riguarda resto al 100%"
11:45 - Massimiliano Allegri presenta Empoli-Juventus, gara valida per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Castellani di Empoli. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 12, in diretta.
12:01 - Allegri prende posto in sala stampa: comincia ora la conferenza del tecnico della Juventus.
Con che spirito si affronta la partita di domani?
“Quello di una squadra che deve avere una reazione all’eliminazione dall’Europa League. Dobbiamo mantenere e difendere il secondo posto in classifica che sarebbe un risultato importante visti gli ultimi due anni dove la Juventus è arrivata due volte quarta”.
Si è confrontato con la proprietà e si sente ancora centrale nella costruzione di un nuovo ciclo?
“Ho parlato con la proprietà e ho espresso i miei pensieri come faccio sempre quando si arriva a fine stagione. E poi quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino. Parlare del futuro in questo momento non ha senso, abbiamo tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus tra le prime quattro che sarebbero quelle che valgono la Champions che per un club italiano è molto importante. Poi per quello che succede fuori dobbiamo solamente aspettare che ci dicano quello che decidono gli altri. Mancano 15 giorni alla fine della stagione e noi dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare”.
Domani è probabile che arrivi un’altra penalizzazione. Potrete risentire di più di quello o dell'eliminazione dall' Europa League? O avrete degli stimoli?
“Non ci ho neanche pensato. Ho pensato solo al fatto che bisogna andare a Empoli e tornare alla vittoria per togliere le scorie della partita di Siviglia. Dobbiamo fare bene, abbiamo tre partite di cui due in trasferta a Empoli e Udine che sono difficili e lo scontro diretto con il Milan. Matematicamente ci servono tre punti per essere dentro le prime quattro e quello è ciò che dobbiamo fare, al netto di quello che succede fuori di cui non possiamo farci niente. Psicologicamente ormai siamo abituati a tutto, dobbiamo volere questo secondo posto. Bisogna essere forti come lo siamo stati tutto l'anno, tutto il gruppo, e intendo tutti quelli che lavorano alla Continassa, ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo ”.
Si sente di confermare che l’anno prossimo sarà alla guida della Juve?
“Ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta, poi io decido per me e non per gli altri”.
Condivide le parole di Szczesny su un atteggiamento troppo remissivo dopo il gol?
“Quando si gioca dopo la partita bisognerebbe stare sempre zitti. Già faccio fatica io a parlare. A caldo si possono dire cose inesatte, perché tante volte vedo le partite e la sensazione che ho dal campo può essere diversa perché c’è anche una componente emotiva forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto nel migliore dei modi, siamo stati imprecisi in attacco, abbiamo concesso un gol che potevamo evitare se difendevamo meglio ma sono cose che capitano. Andare a Siviglia e fare 6-7 palle gol non era semplice e purtroppo lì siamo stati imprecisi. Poi il Siviglia comunque è una squadra forte e lo dimostra la storia degli ultimi anni in Europa League”.
Come sta la squadra dal punto di vista fisico?
“Abbiamo giocato 120 minuti ma i ragazzi hanno recuperato. Ci saranno sicuramente dei cambi, valuterò anche perché Vlahovic ieri era un po’ febbricitante e vediamo oggi come sta, Rabiot era un po’ malconcio. Però Miretti ha giocato poco, Kean, Milik. Poi abbiamo Barbieri perché non abbiamo Cuadrado e Danilo, c'è Alex Sandro che non ha giocato, Kostic che non ha giocato. I giocatori li abbiamo, abbiamo una squadra che domani deve fare una partita importante per portare a casa tre punti contro un Empoli che è salvo ma che è brillante, crea, non ha pensieri e poi a Empoli è sempre difficile giocare”.
Ha detto che al 100% la sua scelte è rimanere: teme che la società faccia valutazioni diverse rispetto alle sue?
“Non lo so, non sono nella testa degli altri. Posso solo dire qual è la mia scelta, il resto vedremo. Al momento bisogna essere concentrati sul finale di stagione. Bisogna vedere se l'anno prossimo la Juventus parteciperà o meno alle coppe, poi la dirigenza farà le sue valutazioni come è normale che sia. Noi dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto per tutta la stagione. In questi ultimi 15 giorni sul campo dobbiamo fare quello che ci è stato chiesto di fare ossia portare la Juventus tra le prime quattro. Domani è una partita molto importante e bisogna essere responsabili di questo, domani la vittoria ci consentirebbe di essere matematicamente fra le prime quattro. E questo è quello che dobbiamo fare noi. Poi il resto io non so cosa possa succedere”.
Lei si sente punto di riferimento dell’area sportiva come detto da Elkann?
“Le sue parole mi hanno fatto solamente che piacere. Io sono sempre stato disponibile nelle società in cui sono stato: della Juventus in questi 7 anni, il Milan in quei 4 e il Cagliari nei 2 e si parla solo di Serie A. Faccio parte di un’azienda e ho delle responsabilità verso l'azienda perché ci sono dei momenti in cui si possono fare delle cose e dei momenti in cui no. Quando mi dicono che sono aziendalista mi fanno solo un complimento perché quando sei allenatore per quanto mi riguarda non sei solo allenatore in campo. Sei un responsabile dell’area sportiva, perché comunque della squadra è responsabile l'allenatore, che insieme alla società deve scegliere il meglio per i risultati in campo e fuori dal campo. Credo sia una cosa normale. Poi la società valuta e fa le proprie scelte dove magari l'allenatore non entra”.
Sente la fiducia di proprietà, dirigenza e squadra?
“Sento la fiducia perché fino a questo momento qui, dispiace non essere andati in finale di Europa League e Coppa Italia, se non facciamo casino nelle ultime 3 partite siamo secondi in classifica e sopra di noi c’è solo il Napoli, andando al netto di tutto perché quest'anno bisogna fare così. Se poi ci mettiamo il lordo la classifica magari poteva essere migliore”.
Non ha gradito quello che ha detto Szczesny quindi e in più aggiungo la battuta di Cuadrado alla vigilia di Siviglia. C’è stata condivisione del progetto tecnico con i giocatori?
“Non c’è da spiegare niente. Io non so le parole esatte che ha detto Szczesny, poi lui non conoscendo bene l’italiano magari ha sbagliato nell'uso dei termini. Quella di Cuadrado era una battuta. Credo che un allenatore debba giocare a seconda della caratteristiche della propria squadra. Si poteva far meglio, si poteva far peggio. Io so solo che la Juventus è arrivata in semifinale di Europa League e non era scontato vincerla perché comunque ci sono delle squadre che sono forti e il Siviglia è una di queste. Nonostante questo siamo usciti facendo un'ottima partita ma come mi insegnate nel calcio contano i risultati perché ci ricordiamo di quello e nonni altre cose. In semifinale di Coppa Italia abbiamo fatto due buone partite messe in mezzo... Diciamo che quest’anno tra una partita e l’altra ci sono state sempre delle situazioni in cui non siamo stati molto fortunati e sicuramente è stata un'annata difficile. Vediamo come finiamo in campionato, che sarebbe un bel risultato arrivare secondi e dobbiamo ottenerlo, poi alla fine la società com’è giusto che sia fa le proprie valutazioni e scelte, dove l'allenatore non deve entrare, in totale tranquillità come succede tutti gli anni”.
12:18 - Termina ora la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.