Le pagelle della Roma - Juric sbaglia la formazione. Dubbi su Saud, impalpabile Soulè
Risultato finale: Elfsborg-Roma 1-0
Svilar 6 - Quando viene chiamato in causa risponde presente, subisce gol solo dagli undici metri.
Celik 5.5 - Il ruolo di braccetto nella difesa a tre non sembra quello più congeniale alle sue caratteristiche.
Ndicka 5.5 - In una serata sulla carta agevole va in difficoltà nelle rare circostanze in cui l'Elfsborg si affaccia nell'area giallorossa.
Hermoso 5.5 - Non sembra ancora pienamente calato nella realtà giallorossa. Gli manca confidenza con questa squadra, oltre a una buona condizione fisica.
Abdulhamid 5 - Il peggiore del primo tempo, fallisce anche controlli banali. Un po' meglio nella ripresa, ma dopo la prima da titolare i dubbi sul suo acquisto restano. Dal 65esimo El Shaarawy 6 - La Roma sulla corsia destra cambia passo col suo ingresso.
Pisilli 5.5 - Troppo spesso nel primo tempo sui ritmi si adagia compassati dei suoi compagni di squadra. Meglio quando dopo l'ora di gioco entrano i titolari: sfiora il gol due volte.
Paredes 5 - Dovrebbe dettare i ritmi di gioco ma è troppo lento. I suoi suggerimenti o sono banali o sono prevedibili.
Angeliño 4.5 - Partita grigia, piena di errori. Avrebbe gli spazi per affondare il colpo, ma non li sfrutta mai.
Soulé 4.5 - Per ora lontano parente del calciatore ammirato nella scorsa stagione con la maglia del Frosinone. Gli manca smalto, il piglio giusto. E s'intristisce. Dal 65esimo Dybala 6 - Un altro peso sulla trequarti avversaria.
Baldanzi 4.5 - Dà l'impressione di potersi accendere da un momento all'altro, chiama spesso il pallone per la giocata decisiva. Ma a conti fatti di decisivo c'è solo il suo ingenuo tocco col braccio da cui nasce il rigore trasformato da Baidoo. Dal 72esimo Pellegrini 6.5 - Molto più concreto di Baldanzi sulla trequarti avversaria: sfortunato all'83esimo quando centra la traversa.
Shomurodov 4.5 - Prestazione insipida al centro dell'attacco. Una buona occasione nel primo tempo ma non trova lo specchio della porta. Poi si muove tra le maglie dei centrali dell'Elfsborg senza troppa convinzione: non è mai un fattore decisivo. Dal 65esimo Dovbyk 6 - Lui sì che è un riferimento al centro dell'attacco.
Ivan Juric 4 - Schiera una formazione senza arte né parte e torna a Roma con una deludente sconfitta europea, col primo ko della sua gestione. Prova a fare la partita sempre e comunque, ma a conti fatti quelli giallorossi sono stati 70 minuti di sterile possesso palla. Meglio con i titolari, ma ormai era troppo tardi.