Le pagelle dell'Inter - Lautaro eroico, Barella sontuoso. Frattesi oro dalla panchina

Bayern Monaco-Inter 1-2
(85’ Muller; 38’ Lautaro, 88’ Frattesi)
Sommer 6,5 - Preciso con i piedi, attento nelle uscite alte. Ringrazia il palo su Kane, con Muller non può molto, qualche parata non impossibile ma di buon livello.
Pavard 6 - Il più ex di serata, inizia con qualche sbavatura di troppo e chiude in crescendo, come un diesel.
Acerbi 6,5 - Inizia in affanno, come tutta l’Inter, e Kane gli scappa un paio di volte. Più il cronometro va avanti più gli prende le misure e alla fine lo annulla.
Bastoni 6,5 - Raddoppia a destra e a manca, costruisce gioco, nel finale si immola sulla conclusione a colpo sicuro di Muller, salvo poi capitolare proprio sul tedesco. Tra i migliori anche nei momenti più complicati, mezzo voto in meno per la leggerezza sul momentaneo pareggio.
Darmian 6 - Fronteggiare Sané equivale a correre una maratona alla velocità dei cento metri piani. Esce stremato. Dal 79’ Bisseck 6 - Ruvido, ma confusionario.
Barella 8 - Quanti calciatori dell’Inter giocherebbero nel Bayern Monaco? Se ne può discutere, ma lui sì e infatti è uno dei pochi lucido, a tratti sontuoso, anche quando i suoi mettono la testa sotto l’acqua. Nel finale in controllo totale della partita, manda Carlos a servire l’assist del 2-1.
Calhanoglu 6,5 - Meno brillante del solito in cabina di regia, per una sera si dedica alla legna
Mkhitaryan 6,5 - Uno spettacolo lo slalom palla al piede, chiuso con un’imprecisione. Come Calha, alti e bassi in una serata memorabile. Dal 74’ Frattesi 7 - Nel giorno più splendente, nella notte più profonda. L’oro della panchina: può essere un nuovo inizio.
Carlos Augusto 7 - Dietro c’è da faticare, quando capisce che davanti può spingere contribuisce ai principali pericoli costruiti dall’Inter. E chiude con il cross del 2-1.
Thuram 6,5 - Al Bayern, l’avversario più sfidato in carriera, ha segnato due gol. 38 minuti da Chi l’ha visto? e poi tira fuori dal cilindro il tacco che libera al tiro decisivo il compagno di reparto. È la scintilla che lo accende, da lì in poi la connessione con Lautaro torna a brillare.
Lautaro 8 - Il Toro nella sua miglior versione possibile. Si sacrifica e chiude quando l’Inter è in apnea, finalizza da bomber di razza appena ne ha l’occasione, nel finale torna a faticare ed è lui a tenere la palla da cui nasce il gol vittoria. Dal 90’ Zalewski s.v..
Simone Inzaghi 7,5 - Nessuno avrà parlato delle assenze dell’Inter, ma tutti parleranno della vittoria di Monaco. Si mette avanti nella corsa alla semifinale con una gara di grinta e di classe, che coniuga le migliori qualità della sua squadra. L’obiettivo, chiaro, è tornare all’Allianz Arena il 31 maggio. E stavolta non si parlerà molto dei cambi
