Le pagelle del Milan - Non solo Tatarusanu, disastro totale. CDK fantasma, si salva solo Giroud
Risultato finale: Milan-Sassuolo 2-5
Tatarusanu 4 - Quando si fa il suo nome alla lettura delle formazioni da San Siro parte qualche brusio. Quando poi si sistema in porta e subisce due gol sul suo palo i brusii diventano fischi. L'intervento agli occhi di novembre avrebbe dovuto migliorarne i riflessi, invece pare avere la reattività di una tartaruga.
Calabria 4 - Ha responsabilità almeno su due dei gol subiti, soprattutto il quarto: Laurienté gli prende un metro sullo scatto, palesando la differenza di velocità tra i due, e lui gli frana addosso goffamente. Non regge praticamente mai negli uno contro uno.
Kalulu 4 - E' sulle gambe anche lui. Dimentica di marcare in area, non accorcia sull'avversario, si fa buttare giù da attaccanti e situazione.
Gabbia 4 - Si fa sverniciare da Berardi sull'1-0, non legge il movimento di Frattesi sul secondo. Chiamato oggi a sostituire Tomori (e per far rifiatare Kjaer), dimostra che tra titolari e riserve ci passa un mare in termini di valore assoluto.
Theo Hernandez 4 - Sul primo gol del Sassuolo lascia solo Berardi, lo lascia scattare e non lo rincorre: perché? Solo dopo comincia a combattere un po', poi nel finale completa il disastro con la leggerezza che causa il 5-2.
Tonali 4,5 - Delude anche lui. Perde, e di gran lunga, la sfida a distanza con Frattesi, risentendo anche della stanchezza. Gira a vuoto, non fa da filtro, sbaglia quasi tutto quello che si può sbagliare.
Krunic 5 - Il rimpiazzo di Bennacer è lontanissimo dalla sua condizione migliore. Non ha le geometrie di chi è chiamato a sostituire, è chiaro, ma ci mette anche del suo sbagliando appoggi banali. Dal 70' Pobega 5,5 - Prova a dare un po' di fisicità al centrocampo. Con lui va un po' meglio. Ma poco poco.
Saelemaekers 4,5 - Torna dall'inizio e, come gli altri, si fa travolgere dall'uragano Sassuolo senza mostrare alcun tipo di resistenza. E davanti non trova lo spunto. Dal 71' Messias s.v.
De Ketelaere 4,5 - Era la sua grande chance. Non partiva titolare da quattro mesi, in quell'Empoli-Milan steccò, 120 giorni non è cambiato nulla. Le premesse sembravano buone, la prima giocata infiamma San Siro, ma resta l'unica buona della sua gara. Poi torna in versione Casper, un fantasma, e Pioli lo tira fuori dalla mischia all'intervallo. Dal 46’ Leao 5 - Dovrebbe essere l'uomo capace di riaccendere il Milan, ma invece di dare lo switch resta anche lui off.
Rebic 4,5 - Le scelte di gioco sono quasi sempre sciagurate. Impreciso nei ricami, fa anche peggio in area di rigore, sciupando un paio di palle gol importanti. Rischia anche il cartellino rosso per una manata a un avversario. Dal 70’ Origi 6,5 - Trova un gol, un gran bel gol, che sicuramente sarà più utile a lui che alla squadra.
Giroud 6 - Salvate il soldato Olivier. Prova a caricarsi la squadra sulle spalle, segna un gol ma gliel'annullano, poi finalmente trova la prima rete del suo 2023. Ma è un predicatore nel deserto.
Stefano Pioli 4 - L'ha ammesso lui stesso: il Milan fa fatica psicologicamente ma anche (o soprattutto) tatticamente. E ha un grosso problema d'equilibrio, 12 gol subiti in tre partiti è un dato che parla chiaro. I reparti sono sfilacciati, c'è una distanza siderale tra difesa e centrocampo, tra centrocampo e attacco. E a questo punto non è più un problema di uomini: ne cambia quattro, ma il risultato è lo stesso. E' il momento più duro della sua esperienza in rossonero, lo testimonia un fatto che a San Siro non accadeva da una vita: i tifosi che lasciano lo stadio anticipatamente sono la chiara fotografia del momento da dimenticare.