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Lazio, Luis Alberto: "C'è chi dava la Juve per morta. Ma resta sempre la favorita"

Lazio, Luis Alberto: "C'è chi dava la Juve per morta. Ma resta sempre la favorita"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 8 febbraio 2021, 15:36Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il centrocampista della Lazio, Luis Alberto, ha parlato durante una diretta su Twitch con Gli Autogol. Queste le sue parole: "Mi sono riposato un po' dopo l'intervento, non sono stanco. Non sono mai stanco. Oggi abbiamo lavorato la mattina, domani giorno libero. Io dopo una partita non dormo prima delle 4-5 di mattina, il recupero lo faccio sempre a casa, mi alleno un po' a Formello e dopo torno a casa".

A chi si ispirava da bambino?
"A Valeron e Riquelme. In Italia i miei riferimenti erano Del Piero e Pirlo".

Cosa pensa della stagione della Juventus?
"Alla Juve serve ancora un po’ di tempo, ha iniziato da qualche settimana a lavorare meglio. Tutti dicevano che era una squadra morta ma la Juve non puoi mai lasciarla indietro. Resta la favorita".

Da chi è rimasto impressionato?
"L’Atalanta sappiamo che è forte, per fortuna l’abbiamo battuta, ma non so dirvi chi mi ha impressionato così tanto. Ibrahimovic? Parla lui per se stesso".

Chi è il giocatore più forte con cui ha giocato in carriera?
"Ho giocato con tanti giocatori forti, come Gerrard, Coutinho, Sterling, ma Luis Suarez è il più forte. Era una cosa pazzesca. Il più forte contro cui ho giocato è Messi, questa era facile. Ho sempre preferito lui a Ronaldo ma anche lui è impressionante. Nessuno ha mai fatto quello che hanno fatto loro".

Cosa pensa del fantacalcio?
"In Italia sono malati. È una cosa che fa male al tifoso, preferiscono vincere al Fantacalcio piuttosto che vedere la propria squadra vincere in campo. So che Reina, il più vecchio, ci gioca in Spagna".

Aveva già conosciuto Reina prima del suo arrivo alla Lazio.
"Al Liverpool io sono arrivato e lui è andato via, ho subito affittato casa sua. In Nazionale abbiamo giocato insieme, c’è un bel rapporto".

Le piace Barella?
"Già quando giocava a Cagliari era uno dei più forti. Per l’Italia deve essere un orgoglio".

Chi è il più casinista nello spogliatoio?
"Cataldi è sempre nervoso. Non fa casino in senso negativo, ma parla sempre. È anche un comico. Parliamo tanto e litighiamo tutti i giorni, litigo di più con Radu. Chi ascolta la musica peggiore? Facilissimo, Patric e Correa. Non si capisce un niente di quello che ascoltano, musica strana. Io ascolto musica del mio paese".

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