Lazio, benvenuto in Europa: Baroni pronto all’esordio UEFA
Una lunga gavetta per arrivare all’appuntamento di stasera. Sono passati quasi 25 anni da quel Rondinella-Russi, prima giornata della Serie C2 girone B che sanciva l’esordio di Marco Baroni su una panchina professionistica. L’augurio è che il tecnico biancoceleste possa replicare quell’esordio datato 2 settembre 2000 anche questa sera ad Amburgo, dove la sua Lazio dà il via all’avventura in Europa League. Le notti europee sono un’altra cosa, Baroni lo sa avendole vissute da calciatore, ma sulla panchina della Lazio fa sempre un certo effetto. Nel nuovo format dell’Europa League un punto può fare tutta la differenza del mondo, per questo partire forte stasera contro la Dinamo Kiev è fondamentale. La sfida di stasera servirà a Baroni per prendere le misure con l’Europa e servirà anche a molti giocatori che hanno trovato meno spazio e che avranno l’occasione di mettersi in mostra.
Turnover quasi totale
Ruotano quasi tutti, tranne il portiere. Sarà ancora Ivan Provedel a difendere la porta biancoceleste, con Baroni che ci ha tenuto sottolineare come arriverà anche l’occasione per Mandas. “È un patrimonio importante per il club e avrà la sua chance” ha detto il tecnico ieri in conferenza stampa. L’unico dubbio di formazione è in attacco, dove Castellanos è recuperato ma solo per uno spezzone di partita a gara in corso. Il ballottaggio è tra capitan Zaccagni, presente ieri al fianco di Baroni in sala stampa, e Pedro, che se dovesse giocare dall’inizio si muoverebbe da falso nueve. In caso di titolarità di Zaccagni sarebbe invece Noslin a giocare da punta, con l’ex Verona che è stato provato anche da esterno alla sinistra di Pedro. Chance anche per Dele-Bashiru, in panchina nelle ultime tre uscite, e Tchaouna, mentre a centrocampo al fianco di Rovella si rivede Vecino. In difesa rispetto a Firenze viene confermato solo Patric vista l’assenza di Gigot, con il rientro di Romagnoli al posto di Gila e la staffetta sulle fasce con Marusic a destra e Pellegrini a sinistra che fanno rifiatare rispettivamente Lazzari e Tavares.